Corriere della Sera, 9 dicembre 2021
diciotto anni di Amalia d’Olanda
«Non c’è una scuola per diventare regine, come per diventare avvocati, insegnanti o fornai». Amalia, erede al trono d’Olanda, diciott’anni festeggiati il 7 dicembre ha parlato ieri al Consiglio di Stato nel suo primo discorso ufficiale. Da erede al trono oggi occupato dal padre Guglielmo Alessandro, figlio della regina Beatrice. «Adesso, per la nostra Costituzione ho un seggio in questo Consiglio e ciò è in linea con il ruolo che mi attende in un futuro lontano – ha detto la principessa —. Anche se c’è sempre la consapevolezza che potrebbe essere domani». Amalia, che ha già rinunciato agli 1,6 milioni di euro di appannaggio che le sarebbero spettati al compimento dei 18 anni, ha scritto il primo discorso con l’aiuto del padre. Entrata nell’età adulta, ora ha diritto a un posto nell’organo solo consultivo dove potrà seguire ed esprimersi, se vorrà, anche sui progetti legislativi.
Così la «cocktail Queen» ora è maggiorenne. «Regina dei cocktail», è il soprannome ironico assegnatole dopo che ha deciso di mettersi dietro al bancone di un bar per misurarsi con un’esperienza di lavoro vero.
Ora quel lavoro vero c’è: con il diciottesimo compleanno festeggiato all’Aja con una giornata di libertà in famiglia, la primogenita della regina Maxima è ufficialmente entrata nella parte di principessa d’Orange. È il titolo in serbo per lei sin dal giorno del 2013 quando la regina Beatrice decise di passare la mano al figlio Guglielmo Alessandro, e Amalia aveva solo 9 anni. Con il sogno nel cassetto di diventare cantante e la passione per l’equitazione.
Anche per lei verrà l’ora della responsabilità. Impossibile però sapere se il ruolo che l’attende arriverà «in un futuro lontano, o già domani», come ha riconosciuto lei stessa in Consiglio di Stato. E a proposito, in «Amalia», biografia autorizzata firmata da Claudia de Breij’s, l’erede al trono ha detto che in caso di fatalità (per il re) preferirebbe che nell’immediato subentrasse come reggente la madre, l’argentina Máxima. Insomma, per regnare la giovane Amalia non si sente ancora pronta. E dopo gli studi al Christelijk Gymnasium Sorghvliet, farà un’esperienza internazionale prima di iscriversi all’Università di Leiden.
Come un’ipotesi, per ora, è quella sulla quale si è espresso mesi fa il governo del premier Mark Rutte, aprendo a unioni regali senza preclusione di genere. E senza che questo sbarri la strada che porta al trono. «Il governo crede che l’erede della corona possa anche sposare una persona dello stesso sesso – ha detto Rutte in parlamento —. E quindi non si ritiene che un erede al trono o un re debba abdicare se intende sposare una persona dello stesso sesso». La questione era stata sollevata in parlamento, e il premier non ha esitato a spezzare una lancia a favore di nozze reali senza preclusioni di genere, se mai Amalia lo chiederà. Ma non è dato sapere dei piani sentimentali della principessa.
Una cosa è certa, ancora una volta l’Olanda è pronta a fare da apripista. «Non c’è una scuola per regine e non resta che guardare al passato... ma con lo sguardo ai tempi che cambiano», come ha promesso Amalia.
Intanto il Paese si sta confrontando con l’avanzata della pandemia, arrivata sin dentro le mura del palazzo reale: contagiata anche l’83enne regina emerita Beatrice. Il figlio e attuale sovrano ha rassicurato dicendo che la madre si era vaccinata e ha contratto il virus in modo lieve: «È a casa in isolamento secondo le indicazioni per le persone che risultano positive al virus».