il Fatto Quotidiano, 7 dicembre 2021
Captagon, l’anfetamina che fa ricca la Siria
C’è un narco-Stato affacciato sul Mediterraneo: la Siria. Per sopravvivere a se stesso, il regime siriano si è trasformato in uno dei principali produttori al mondo di Captagon, un tipo di anfetamina usata per sballarsi ma anche per non sentire la fatica, il dolore e la paura. La produzione ed esportazione di Capitan Coraggio – il soprannome con cui questa droga sintetica è maggiormente conosciuta – sono gestite direttamente dai membri del clan Assad, in primis da Maher, il fratello del presidente-dittatore Bashar. In questi dieci anni di terrificante e sanguinoso conflitto, di cui ancora non si vede la fine nonostante sia scomparso dai media, Maher non solo ha guidato la sua famigerata Quarta divisione contro i civili, ma ha deciso di aumentare esponenzialmente la produzione di captagon. Mentre la già debole economia siriana iniziava a crollare per i costi del conflitto e per le sanzioni, Bashar Assad e i suoi parenti hanno accelerato sulla droga sintetica. Un’attività criminale planetaria che è descritta con dovizia dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc) nel suo dossier 2021.
Il dossier dell’Onu conferma inoltre che il traffico è in crescita costante. L’anno scorso la polizia italiana aveva effettuato al porto di Salerno un maxi-sequestro di 84 milioni di pillole nascoste dentro rotoli di carta provenienti dal porto siriano di Latakia, da sempre roccaforte del clan Assad perché originario di questa regione costiera. Le polizie di vari paesi solo nel 2020 hanno sequestrato pasticche di Captagon per un valore di 3,4 miliardi di dollari. Se si pensa che l’olio di oliva, l’articolo principe delle esportazioni siriane, vale 122 milioni di dollari annui, si comprende quanto il traffico di anfetamina sia dirimente per la sopravvivenza degli Assad. La filiera di questo business diabolico è lunga e coinvolge anche Hassan Nasrallah, il leader del partito armato libanese Hezbollah, di fatto una appendice dei pasdaran iraniani nonché un’organizzazione terroristica per la maggior parte degli Stati occidentali. I miliziani di Hezbollah sono stati fondamentali sul terreno per rovesciare le sorti del conflitto a favore del regime di Damasco.
Le operazioni per creare il Captagon avvengono in tutta la Siria (la maggior parte del paese è stato riconquistato dai soldati di Damasco, ndr). In alcune zone ci sono le “cucine” dove vengono mescolate le materie sintetiche necessarie a realizzare le pillole, in altre si trovano gli impianti di confezionamento in cui si provvede anche a escogitare sempre nuovi modi per nasconderle e quindi esportarle attraverso le reti di contrabbando. Anche il New York Times ha realizzato un’inchiesta in merito basandosi su informazioni di funzionari delle forze dell’ordine in 10 paesi e dozzine di interviste con esperti di droga, internazionali e regionali, con conoscenza del traffico e attuali ed ex funzionari degli Stati Uniti. Anche da questa inchiesta emerge che gran parte della produzione e distribuzione è supervisionata dall’unità di élite Quarta divisione corazzata dell’esercito siriano.
“Il traffico di droga è emerso dalle rovine di una lunga guerra che ha sconvolto l’economia siriana, ridotto la maggior parte della sua gente alla povertà e lasciato i membri dell’élite militare, politica e imprenditoriale siriana alla ricerca di nuovi modi per guadagnare valuta pregiata ed eludere le sanzioni economiche americane”, si legge. Secondo il rapporto, centinaia di milioni di pillole sequestrate negli ultimi anni in Grecia, Italia, Arabia Saudita, Giordania e altrove provenivano principalmente dal porto siriano controllato dal governo. Sono più di 250 milioni le pillole di Captagon sequestrate in tutto il mondo finora quest’anno, più di 18 volte la quantità ritrovata solo quattro anni fa.
Citando esperti di sicurezza regionali, il Times ha anche notato che il principale ostacolo nella lotta al traffico di questa droga “siriana” è che ha il sostegno di uno Stato che ha poche ragioni per aiutare a sgominarlo. “L’idea di andare dal governo siriano per chiedere informazioni sulla cooperazione è semplicemente assurda. È letteralmente il governo siriano che sta esportando la droga. Non è che guardi dall’altra parte mentre i cartelli della droga fanno le loro cose. È lui il cartello della droga”, ha affermato Joel Rayburn, inviato speciale degli Stati Uniti per la Siria durante l’Amministrazione dell’ex presidente Donald Trump. Il Captagon è molto usato dai giovani di tutti i Paesi arabi, compresi i figli di papà dell’Arabia Saudita che punisce con la morte e l’ergastolo spacciatori e consumatori, ma per i rampolli dei notabili non è certo un problema trovare i soldi per rifornirsi senza venire colti in flagranza e quindi andare a ballare per giorni e notti ai rave party nel deserto. Dato il basso costo e l’effetto anestetico sulla paura, il Captagon viene usato molto anche dai soldati e dagli abitanti di paesi in guerra o sottoposti ad assedio, come nel caso degli abitanti di Gaza. Nel frattempo i governi della regione hanno lanciato un nuovo allarme perché la rete siriana costruita per contrabbandare il Captagon ha iniziato a spostare droghe ancora più pericolose, come la metanfetamina.