Corriere della Sera, 5 dicembre 2021
Il ct del nuoto Massimo Giuliani è finito a pulire piscine
«La vita... Ore 5.30 pulizie in piscina. Bene, dico io, bene»: comincia così un lungo post pubblicato su Facebook da Massimo Giuliani, ct della nazionale di nuoto in acque libere dal 1995 al 2020 ed ex sindaco di Piombino (Livorno) con il centrosinistra. Sotto la sua guida, gli azzurri del fondo hanno vinto oltre 110 medaglie internazionali, compresi il bronzo di Martina Grimaldi alle Olimpiadi di Londra del 2012 e l’argento di Rachele Bruni a Rio de Janeiro nel 2016. Non ha invece fatto in tempo ad accompagnare Gregorio Paltrinieri sul podio dei Giochi di Tokyo della scorsa estate (bronzo): pochi mesi prima aveva ricevuto il benservito dalla Federnuoto. Giuliani, rimasto senza lavoro a 62 anni, si è rimesso in gioco, come testimoniato dal video su Facebook mentre pulisce la vasca di una piscina di Piombino. «La cosa sarebbe cambiata se avessi vinto 10 o 20 medaglie in più?» si chiede Giuliani nel post, dove c’è un solo passaggio polemico: «Coni, dove sei?». Per il resto dalle sue parole non traspare alcun risentimento: «L’importante è avere la forza di ripartire, avere un lavoro, qualunque esso sia e svolgerlo al meglio. Ma soprattutto conservare i valori, continuare a studiare, continuare a esplorare ed affrontare le difficoltà che inevitabilmente la vita ci presenta. La mia famiglia mi ha insegnato questo. Nell’attesa che questa vita mi faccia incontrare ulteriori occasioni, si va avanti. Ma se questo non succederà, mi riprometto di diventare altrettanto bravo nel pulire le piscine di come lo sono stato come ct».
Il post in poche ore ha ottenuto centinaia di like, fra cui quello di Giovanni Franceschi, ex nuotatore azzurro vincitore di due ori europei (200 e 400 misti) e un bronzo mondiale (200 misti) negli anni Ottanta. Nel corso della giornata, dopo il clamore suscitato, Massimo Giuliani è tornato sulla questione rilasciando una dichiarazione alla Gazzetta dello Sport: «Non sono alla fame e non abito per strada, sto nella casa che mi hanno lasciato i miei genitori. Volevo solo porre all’attenzione generale il mio caso, che è anche quello di altre migliaia di italiani, vecchi e giovani, con competenze non valorizzate. È il nostro sistema Paese che non funziona, che non valorizza gli studi e le eccellenze che si ritrova in casa. I “cervelli” devono andare all’estero. Bisogna valutare le persone per le loro capacità. Discorso che vale per i neolaureati, ma anche per chi come me tanto giovane non è più».
E ancora: «Ho 62 anni, 27 li ho passati dentro la Federazione, che è stata la mia famiglia, anche perché ho perso presto i genitori. Ho trovato tanti amici, è stata un costante punto di riferimento. Ho studiato, ho studiato tanto, e i risultati dei miei studi stavano in una libreria lunga 25 metri. Ecco, mi piacerebbe che queste competenze potessero essere ancora utili allo sport. Ma non solo, visto che sono stato per 10 anni assessore e per 5 sindaco a Piombino, per 3 vicepresidente della Provincia di Livorno, per 3 responsabile della Commissione Ambiente dell’Anci regionale. Sono segretario della Commissione tecnica europea del nuoto in acque libere, un ruolo bellissimo, ma vorrei fare un lavoro, non il volontario...».