Il Messaggero, 4 dicembre 2021
Francia, il QRcode che in caso di violenza fa arrivare la polizia in 34 secondi
L’adesivo è piccolo ma colpisce: una mano aperta rossa, su sfondo blu, con la grossa scritta bianca, Stop, e soprattutto, ben in vista, un codice QR. L’ultima arma in Francia per combattere le violenze sessuali e sessiste, tappezza da qualche giorno le toilette dell’Università de La Rochelle. L’Ateneo è stato il primo a fare propria l’invenzione del capo dei gendarmi della regione Charente-Maritime, il colonnello Rémi de Gouvion Saint-Cyr: un adesivo con un codice da inquadrare col telefonino che trasferisce immediatamente (tempo d’attesa non superiore a 34 secondi, dispositivo testato) alla piattaforma governativa per segnalare violenze domestiche, molestie sessuali o sessiste. Per la ministra alla Cittadinanza, Marlène Schiappa, il dispositivo è «semplice, rapido e efficace»: «È un’idea nata dall’esperienza sul campo: ho chiesto alla direzione della gendarmeria la generalizzazione di questo dispositivo che voglio che diventi nazionale».
L’OBIETTIVO
Intanto gli adesivi cominceranno a comparire nei bar, nei caffè, e nelle scuole (dalle medie al liceo) della regione della Rochelle. «L’obiettivo ha spiegato il colonnello Gouvion Saint-Cyr è attaccare quanti più adesivi possibile, dovunque. In modo da attirare l’attenzione. Inquadrando il codice col telefonino, e dopo aver menzionato esclusivamente il proprio codice postale, si è direttamente messi in relazione con un agente poliziotto o gendarme formato all’assistenza, all’ascolto, e alla stesura della denuncia di queste infrazioni. Sono agenti che fanno queste cose a tempo pieno». All’università, l’iniziativa piace. È ancora troppo presto per valutarne l’impatto reale, ma l’adesivo colpisce e anche i numerosi poster esplicativi che si trovano lungo i corridoi e nelle aule.
«È un’idea magnifica, bisognerebbe metterne davvero dovunque, all’Università, ma anche nei caffè e in genere in tutti i luoghi in cui si può andare discretamente in caso di problema» dicevano ieri Laura Braconne e Eulalie Queiros, due studentesse in economia gestionale alla Rochelle. I gendarmi sono anche alla ricerca di partner privati. L’obiettivo è distribuire gli adesivi anche nelle aziende. «Possono farlo per un prezzo davvero modico fanno sapere alla gendarmeria il costo di mille adesivi è di 135 euro. Basta rivolgersi al nostro commissariato e siamo in grado di firmare un partenariato». L’obiettivo della campagna è doppio: da una parte dissuasivo per gli aggressori, grazie alla campagna di affiche che rendono nota l’attivazione del servizio, e dall’altra operativo, con la possibilità per le vittime di violenze di poter segnalare o denunciare anche in tempo reale.
LA PAROLA
L’adesivo SOS è stato battezzato LibRA, per Liberare la parola, raccogliere la denuncia o la testimonianza, accogliere le vittime»: «l’obiettivo principale è proprio questo ha spiegato durante un’affollata conferenza stampa il colonnello Gouvion Saint-Cyr liberare la parola, fare in modo che le donne vittime di violenza abbiano la possibilità di denunciare». Solanto nella regione Charente Maritime, nel 2020 i gendarmi hanno compiuto 2200 interventi legati a violenze domestiche: nel 90 per cento dei casi le vittime erano donne.