Corriere della Sera, 1 dicembre 2021
Ode a Geppi Cucciari
Che succ3de? è uno dei programmi più divertenti e intelligenti della Rai a riprova che Geppi Cucciari ha finalmente trovato il «suo» programma: il panel «pandemico» le permette poi di usare molti registri, dalla battuta pronta all’intervista impegnata, dall’ironia alla capacità d’ascolto. L’altra sera si è collegata con Giorgio Micheletti, protagonista della famosa diretta televisiva di sabato scorso su Toscana Tv durante la quale l’inviata Greta Beccaglia, fuori dallo stadio Castellani di Empoli, al termine della partita Empoli-Fiorentina, è stata molestata da un tifoso viola. Micheletti è stato massacrato dal plotone di esecuzione dei social (campione mondiale di suscettibilità) per aver invitato la collega «a non prendersela» e gli sono state impartite lezioni di giornalismo, dal presidente dell’Ordine toscano Giampaolo Marchini fino all’ultima iena da tastiera che non sa nemmeno cosa sia una diretta tv. Geppi gli ha dato la parola, ha permesso che spiegasse cosa realmente ha detto in trasmissione: «Il mio “Non te la prendere” è stato detto solo per non mandarla nel panico. Non per sminuire il fatto. Se estrapolata, può sembrare sminuente, ma non è stato così. Io mi sono preoccupato anzitutto del benessere psicologico di Greta. Poco dopo, esattamente due minuti dopo il fattaccio, ho detto quello che pensavo sull’accaduto e del protagonista». Ha ragione Giuliano Ferrara quando si chiede: «Possibile che la cultura del piagnisteo sia arrivata al punto di considerare censurabile, omertoso, maschilista, un gesto di affetto e di sostegno espresso in una formula verbale dignitosa?».