30 novembre 2021
Dati sull’Aids
Alla fiera campionaria l’immunologo Franco Aiuti bacia sulla bocca Rosaria Iardino, 25 anni, sieropositiva da otto. La foto, scattata durante il congresso sull’Aids, fa il giro del mondo. I due si vogliono bene ma non si amano, lei è una sua paziente e insieme girano l’Italia per spiegare cos’è l’Hiv. «L’idea ci è venuta al ristorante, eravamo arrabbiati. Il Mattino di Napoli aveva scritto che l’Hiv si poteva contrarre anche con un bacio. E noi abbiamo pensato di rispondere a una frase del genere con la provocazione che ci era stata “offerta”: il bacio stesso».Quel bacio è entrato a far parte dei cento baci più importanti del secolo: «L’impatto è stato fortissimo: noi non ce lo saremmo mai aspettati, è stata la più efficace campagna di comunicazione sull’Hiv in Italia», ha ricordato nel 2019 Rosaria Iardino, oggi giornalista, attivista e presidente della Fondazione the Bridge, in occasione della morte del professor Aiuti • I primi ad aver fatto una campagna sull’Aids sono stati gli inglesi nel 1986, seguiti dagli Usa nel 1987. I testimonial erano persone impegnate nella lotta all’Aids, ma anche i malati e i loro parenti. Nel 1988, per la prima volta, nella televisione statunitense viene usata la parola condom. In Italia ricordiamo tutti la storica pubblicità progresso del 1987 «Fate l’amore proteggendovi. Farete la guerra all’Aids» e quella del 1988: «Aids: se lo conosci lo eviti» • Nel 1991, dopo un decennio dall’inizio dell’epidemia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità rese noto che circa 10 milioni di persone in tutto il mondo avevano contratto l’infezione, e che circa la metà di queste erano già decedute per Aids • Il 7 novembre 1991 Magic Johnson aveva dichiarato di aver contratto l’Hiv: «Sono sieropositivo, ma questo non vuol dire che la mia vita è finita». Il Washington Post: «Magic Johnson diventa, inevitabilmente, l’ultimo e forse il più autorevole simbolo di una malattia che ha fatto solo in America oltre 100mila vittime» • Secondo i dati del Centro operativo Aids (Coa) dell’Istituto superiore di sanità nel 2020 sono stati segnalati 352 nuovi casi di Aids, e se l’incidenza è in diminuzione rispetto al passato, aumenta la proporzione delle persone che scopre di essere Hiv positiva nei pochi mesi precedenti la diagnosi di Aids. Parlando invece di Hiv, sono state riportate 1.303 nuove diagnosi di infezione, un numero ridotto rispetto ai casi già in progressiva diminuzione osservati e con un’incidenza inferiore rispetto a quella media osservata tra le nazioni dell’Unione Europea, ma nel leggere le cifre riferite al 2020 bisogna necessariamente tenere conto dell’emergenza Covid, che potrebbe aver inciso nella mancanza delle diagnosi che, se confrontate col triennio prepandemico, ovvero 2017-2019, sono calate del 56 per cento [Massari, Foglio] • Al 2020 l’UnAids ha contato 37,5 milioni di persone che convivono con l’Hiv, di queste 1,5 milioni l’hanno contratto durante l’anno. I pazienti che hanno accesso alle terapie antivirali sono 27,5 milioni. Dall’inizio dell’epidemia l’Aids ha infettato 79,3 milioni di persone e ne ha uccise 36,3 milioni.