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 2021  novembre 29 Lunedì calendario

Ai giovani non piace la colazione

Alcuni dormono fino a tardi. Altri preferiscono dedicare qualche minuto in più alla cura del look. Altri ancora escono presto per raggiungere prima gli amici e ricontrollare insieme i compiti. E così via. Quali che siano le cause, sono tanti i giovanissimi, ben uno su quattro – il 25,5% – che al risveglio non consumano un pasto adeguato, nonostante le raccomandazioni dei genitori, i consigli degli esperti e, perfino, la gola. E i cosiddetti breakfast skipper, ossia quelli che la colazione preferiscono saltarla, sono due su dieci, il 18%. Attenzione, però, quei pochi minuti risparmiati possono esporre a gravi conseguenze per la salute e il benessere psicofisico.
IL DECALOGONasce proprio per ribadire l’importanza della prima colazione anche per i Millennial Io Comincio Bene, campagna di Unione Italiana Food, che, con la consulenza di Martina Donegani, biologa nutrizionista, ha realizzato un decalogo con i motivi per non saltare l’appuntamento del mattino. Fare colazione fornisce energia, stimola l’attività cerebrale, aiuta a controllare il peso, migliora umore, prestazioni fisiche, efficienza metabolica. E ancora, favorisce la salute cardiovascolare, aiuta ad equilibrare i livelli di glicemia e a scandire i ritmi della giornata. «I ragazzi che trascurano la colazione evidenziano una minore capacità di concentrazione a scuola e una peggiore resistenza durante l’attività fisica», dice Donegani – Sono anche indotti a fare spuntini troppo abbondanti durante la mattinata e a ridurre al minimo il pranzo, con il risultato di un circolo vizioso che va a innescare un’alimentazione sregolata, ricca di fuori pasto spesso poco salutari». Il primo modello? I genitori. Una recente ricerca realizzata nell’ambito dell’Osservatorio Doxa-UnionFood, ha evidenziato che nell’81% dei casi, nelle famiglie dove i genitori fanno colazione la fanno anche i figli. Una questione di – sana – abitudine. «Di solito, sono i ragazzi molto più frequentemente delle ragazze a saltare la colazione – afferma Maria Cristina Mele, responsabile Uoc di Nutrizione Clinica Policlinico Gemelli-Università Cattolica, a Roma – Prolungare il digiuno per molte ore, diciamo dalle 20, ossia dalla cena, fino alle 11, ora dell’intervallo, in un individuo in crescita può essere dannoso. Anche per la concentrazione. Pensiamo a chi va a scuola ed è un po’ stressato per un’interrogazione: la paura si traduce in aumento degli ormoni adrenergici che consumano glucosio. I ragazzi, però, non sanno attribuire il calo di attività alla riduzione di energia che viene dal cibo».
IL CAMPANELLO D’ALLARMELa colazione fa bene anche alla socialità. «È un carburante per tutto il corpo: dovrebbe rappresentare il 20/25% dell’apporto calorico della giornata, ma è anche un momento per stare insieme – dichiara Giacinto Abele Donato Miggiano, nutrizionista, docente Università Cattolica – È importante per la vita in famiglia. E pure a scuola, è meglio consumare la merenda in compagnia. Mangiamo per stare bene anche dal punto di vista della mente». Saltare il pasto del mattino può essere pure un campanello d’allarme per i disturbi alimentari. «Se un adolescente è abituato a fare colazione ma, a un certo punto comincia a non volerla fare più – commenta Mele – ciò può essere indizio dell’inizio di una restrizione volontaria del cibo. È un frammento di un panorama complesso, ma un genitore attento può coglierlo».