Specchio, 28 novembre 2021
I No-Vax steineriani
Vaccino? Nein, danke. Come si spiega che solo due terzi dei tedeschi sia vaccinato al secondo inverno di pandemia? Quali resistenze e quali paure si nascondono dietro la ritrosia a farsi vaccinare nella patria di Kant? Il tema è arrivato anche sulla stampa tedesca e molto ha fatto discutere l’ultimo focolaio di Covid19 scoppiato in una scuola steineriana di Friburgo, la St. Georgen, dove ci sono stati 117 contagi su 600 alunni. In quell’occasione si è scoperto che 55 tra alunni e professori circolavano per la scuola senza mascherina perché in possesso di un attestato di esonero per motivi di salute. Piccolo dettaglio: la maggior parte degli attestati si sono rivelati falsi. «Nel frattempo si può dire che nessuno dei 55 attestati ha superato la verifica», ha aggiunto Heike Spannagel, del Consiglio di Friburgo. A dire il vero, non è il primo focolaio in una scuola steineriana, ma non è questo il punto.
Il nuovo caso arriva proprio nel momento in cui il Paese si interroga sul perché nei paesi di lingua tedesca – Germania, Austria e Svizzera – ci sia una così alta resistenza alla vaccinazione. I fattori sono di sicuro molteplici, ma ad attrarre l’attenzione ora è la diffusione di una certa cultura antroposofica. In un articolo molto critico sul settimanale di Amburgo Der Spiegel l’autore Tobias Rapp, ex alunno di una scuola Waldorf, sostiene che c’è uno «scetticismo sul vaccino di un particolare ambiente borghese del sud della Germania meridionale e della Svizzera e molte di queste persone sono antroposofi», cioè coloro che seguono gli insegnamenti del filosofo Rudolf Steiner. La spiegazione di questa resistenza è drastica: «dal momento che credono nella visione del mondo di un uomo morto da quasi cento anni, moltissimi antroposofi hanno difficoltà a trovare la loro strada nel presente» sostiene Rapp. Anche secondo il sociologo Oliver Nachtwey l’antroposofia e l’esoterismo nei paesi di lingua tedesca «sono un fattore importante» nel determinare un certo scetticismo. Respinge invece ogni accusa il medico Stephan Schmidt-Troschke, membro del consiglio dell’associazione di medicina antroposofica in Germania (Damid), e preferisce non commentare i pregiudizi che circolano al momento, respinti come infondati. «Fin dall’inizio noi medici antroposofi abbiamo messo in chiaro che accoglievamo con favore la vaccinazione per combattere la pandemia -, ha detto a Zdf – e quindi siamo felici di avere un vaccino».