La Stampa, 28 novembre 2021
Eletto avvocato dell’anno grazie a 430 licenziamenti
Se le vite in bilico di centinaia di operai diventano la motivazione di un premio alla carriera, un post su Facebook si trasforma in patibolo sociale per il premiato.
L’avvocato Francesco Rotondi, fondatore dello studio LabLaw, ha assistito, in qualità di consulente, la Gkn Driveline Firenze che lo scorso luglio ha inviato via email 422 lettere di licenziamento, poi giudicate illegittime dal giudice. La settimana scorsa lo studio legale ha ritirato con orgoglio il riconoscimento della TopLegal Awards 2021, traguardo ambito nel settore forense. E un po’ ingenuamente ha postato le motivazioni del premio su Facebook: «Stimato per la proattività e la lungimiranza con cui affianca i clienti. Come nell’assistenza a Gkn per la chiusura dello stabilimento fiorentino e l’esubero di circa 430 dipendenti». Licenziamenti come una medaglia, dunque. Il messaggio suona più o meno così. Nel post, ha poi aggiunto: «Lavoro di squadra, passione, dedizione. Ecco i valori nei quali crediamo e che ci spingono a voler raggiungere traguardi sempre più alti». A centinaia, gli insulti e le critiche sul web. Ad indignarsi anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando, la viceministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde, il sindaco di Firenze Dario Nardella e la Fiom. Per citarne alcuni. «Uno scivolone comunicativo» ammette Rotondi. Che cancella il post, ma non nasconde l’amarezza: «È una strumentalizzazione».
Professionista da trent’anni, allievo dell’ex ministro del Lavoro Tiziano Treu, consulente della Lega e docente alla Scuola di formazione politica del Carroccio, nella sua carriera è finito anche sulla copertina di Forbes. «Ho scelto questo settore perché sono figlio di operai. So cosa significa la cassa integrazione da quando ho sei anni. Se solo conoscessero la mia vita...». Non trova che il post sia stato inopportuno? «È stato uno scivolone comunicativo. Tutti siamo umani e possiamo sbagliare. Però un conto è poter dire a qualcuno “hai sbagliato la comunicazione”, un conto è insultare, denigrare. Tutti quelli che ricevono i premi fanno un post simile. Purtroppo c’è chi ha preso quello per l’innovazione e poi c’è il mio». Un riconoscimento da tagliatore di teste? Lei si sente così? «Assolutamente no». La motivazione, però, fa discutere. «È errata nei contenuti. Che io assista le imprese nei loro piani di ristrutturazione è un fatto. Che poi questo porti a volte a licenziamenti, a volte a reindustrializzare non è tema mio. L’avvocato fa in modo che i comportamenti di un’impresa siano legali e non illeciti». E aggiunge: «In un paese civile anche il colpevole dei reati più biechi ha diritto ad essere difeso. E di certo l’avvocato che difende un assassino non è un assassino». Il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha commentato: «Non penso sia giusto vantarsi di un licenziamento. Può anche essere necessario che uno debba fare quello nella propria attività professionale, ma che addirittura diventi una cosa per cui ci si mette una medaglia, è un aspetto che interroga tutti». E la viceministra allo Sviluppo Economico Alessandra Todde ha twittato: «Quando leggo dichiarazioni di questo genere sono felice di avere valori diversi e di rappresentare una politica distante da tutto questo». Rotondi risponde secco: «Capisco sia il disappunto sia la rabbia dei lavoratori. Non accetto che istituzioni o rappresentanti delle istituzioni, a volte anche per eludere le proprie responsabilità, cavalchino la polemica».
Critiche anche dal sindaco di Firenze Dario Nardella: «Sono disgustato». Rotondi il suo lavoro lo difende: «Le soluzioni non si trovano con gli slogan. Odio e contestazione non portano da nessuna parte. Stiamo lavorando all’ipotesi di poter reindustrializzare il sito senza licenziare e ora sarà più complesso. Più tardi ho una call con un potenziale acquirente e dovrò spiegare tutto questo rancore».