ItaliaOggi, 27 novembre 2021
Ottavo libro per la mamma di Chiara Ferragni
Il diavolo veste Prada. Ma anche Blumarine. Infatti Marina Di Guardo ha ambientato il suo romanzo (Dress Code- Rosso sangue, Mondadori) nel mondo della moda, dove lei ha lavorato per molti anni, al vertice della griffe Blumarine. Ma nel thriller ci sono anche scampoli della sua vita, sotto i riflettori non solo per il suo impegno nel fashion ma anche per il fatto di essere la madre di Chiara Ferragni, oltre che di Valentina e Francesca (e nonna di Leone e Vittoria, figli di Chiara e del rapper Fedez). Una vita avventurosa, coi genitori siciliani «che avrebbero voluto che il mio futuro fosse un matrimonio mentre i miei due fratelli avrebbero dovuto laurearsi e fare carriera». Il padre, medico, era in marina, che poi lasciò per lavorare negli ospedali, ne cambiò parecchi, girando l’Italia. Così Marina nacque a Novara e fece tappa in varie città: «ogni volta cambiavo scuola e quindi gli amici, non è stato facile». Poi la decisione di lasciare la famiglia: «Volevo dimostrare che avevo delle doti». Così si dedicò alla moda e per alcuni anni sviluppò marketing e immagine di Bluemarine. Poi il matrimonio, i tre figli, la decisione di lasciare il fashion per scrivere romanzi, il divorzio, l’exploit mediatico della figlia. «Quello che Chiara è riuscita a fare mi riempie di orgoglio ma non voglio sovrappormi a lei e quando presento i libri mi spiace se mi chiedono di lei anziché dei miei romanzi, in fondo ne ho scritti otto, uno diventerà probabilmente una serie tv. Gli ultimi quattro sono editi da Mondadori e non lo farebbero se non ottenessero riscontri il libreria». Ha appena compiuto 60 anni, celebrati con una mega festa di tre (!) giorni a Bormio, «scegliendo – certifica una rivista di gossip - un look da woman in red, abito lungo, scollato, ha stupito i suoi ospiti sfoggiando una linea ancora invidiabile».
La trama di Dress Code è in parte autobiografica: la protagonista si ritrova a dovere seguire, suo malgrado, i diktat imposti dal padre. Il suo futuro sembra già delineato, quando un giorno le viene rivolta una proposta allettante: lavorare nel prestigioso showroom di un celebre stilista. Si ritroverà appagata ma anche invischiata in avventure più grandi di lei, tra cadaveri e investigatori. In un talk con lei ospite la giornalista Patrizia Finucci Gallo, la provoca: pensiamo a Gucci e Versace, il mondo della moda è davvero anche rosso sangue? Risponde: «Ho conosciuto dal di dentro il mondo della moda e svelo cosa c’è dietro le quinte di questo caravanserraglio fantasmagorico ma anche difficile. Non è solo rosa e fiori». Tra poco lei, insieme alle sue figlie e ai loro mariti o fidanzati più altri parenti, saranno in tv (Prime Video) in una serie intitolata Ferragnez, ovvero storie di vita quotidiana della coppia influencer e dei loro congiunti. Qui però niente cadaveri e niente thriller, Marina fa la mamma .