Corriere della Sera, 27 novembre 2021
Giorgio Armani Cavaliere della Repubblica
Maestro, dica la verità, ha dormito la sera prima? «Dovrei dire che ho dormito perché l’età me lo consentirebbe, ma al contrario non ho dormito per niente, perché l’età anagrafica non coincide con l’età dello spirito». Giorgio Armani è appena atterrato a Milano da Roma. Il presidente Mattarella lo ha ricevuto al Quirinale per conferirgli l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica (nella foto la consegna). Lo stilista aveva già ricevuto molti premi, ma questa volta è diverso. Si tratta della più prestigiosa onorificenza del nostro Paese. Assegnata «per altissime benemerenze». «Questo è per me un riconoscimento particolarmente importante – spiega Armani – perché a consegnarmelo è stato il nostro Presidente, la più alta carica istituzionale, ma anche uomo di immenso valore, di grande apertura e gentilezza». Un riconoscimento che va oltre lo stilista che ha creato un genere. Premia l’uomo, l’imprenditore, il suo impegno. In tempo in Covid, Armani è stato il primo a chiudere le sfilate per tutelare i suoi ospiti, a effettuare donazioni per gli ospedali in emergenza, a riconvertire le produzioni, a sostenere la necessità di rallentare il ritmo consumistico. Che cosa vi siete detti con Mattarella? «È stato uno scambio breve e cordiale, improntato alla gentilezza, all’affabilità, qualità che caratterizzano il Presidente. Parole sull’oggi, sul mio lavoro. Da cittadino mi rende orgoglioso ricevere un riconoscimento dal Paese stesso. Significa che quel che faccio ha un valore reale, utile, che non passa inosservato». Che cosa l’ha sorpresa? «La dimensione insieme intima e istituzionale nella quale si è svolta la cerimonia». Qual è il suo stato d’animo oggi? «Il sentimento è quello di sempre, che mi ha spinto fino a qui: si può sempre fare di più e meglio, senza adagiarsi sugli allori. Sono orgoglioso, ma desideroso di andare avanti».