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 2021  novembre 26 Venerdì calendario

Il punto su Internet in Africa

Il consumo dati per Internet e dintorni raddoppia ogni due anni ma c’è un paese che cresce più degli altri: l’Africa. Al momento solo il 14% degli 1,3 miliardi di abitanti ha un collegamento a banda larga fissa e il 32% alla banda larga mobile, anche se la copertura di questa rete (4G e 5G solo in alcuni paesi come Mauritius) è già al 90%. «L’Africa cresce più di altri e ha sempre più bisogno di connettività che crea opportunità di lavoro e fa crescere il Pil» ha detto Elisabetta Romano, ad di Sparkle. Ossia della società di Tim che si occupa di connessioni internazionali, che in Africa è il secondo operatore e il quinto al mondo nel suo settore. Sull’Africa il centro studi Tim ha realizzato il rapporto «Digitalizzazione e sviluppo economico: il caso Africa, una valutazione empirica» con il patrocinio di Assafrica per analizzare gli effetti positivi che la banda larga, la connettività internazionale e la diffusione dei servizi IT hanno avuto sulla crescita economica dei Paesi africani in 10 anni.
Il report ha calcolato che la banda larga nel continente africano ha generato 1.120 miliardi di dollari di crescita del Pil tra il 2009 e il 2019. Dei contributi maggiori hanno beneficiato il Sudafrica (462 miliardi di dollari), l’Egitto (283 miliardi di dollari), la Nigeria (204 miliardi di dollari) e l’Algeria (158 miliardi di dollari). Nelle aree connesse si registra in media un sensibile incremento dell’occupazione: dalle 22 mila alle 82 mila nuove persone impiegate per ogni milione di abitanti (2,2-8,2%). Questo effetto è maggiore per le persone che vivono molto vicino alla rete (entro 200 metri) o in aree urbane. E sopratutto l’aumento della connettività internazionale genera crescita. «Nel rapporto emerge – ha detto Carlo Nardello, chief strategy e trasformation officer di Tim – quanto la digitalizzazione sia importante nel sostenere la crescita economica e di conseguenza il progresso sociale di un Paese». E Sparkle fornisce una gamma completa di servizi di tlc, Internet e dati, cloud, data center a operatori fissi e mobili del grande continente. Il tutto grazie a una rete proprietaria in fibra che si estende per oltre 600 mila chilometri attraverso Africa, Europa, Americhe e Asia e una presenza commerciale in 32 Paesi. Il contesto del mercato africano apre nuove opportunità nel garantire connettività e servizi digitali.
Qui Sparkle è il secondo operatore per traffico Internet, grazie alla sua estesa rete direttamente collegata all’Europa e all’Asia. Grazie ai suoi hub strategici in Sicilia e a Gibuti gioca un ruolo importante nel fornire servizi di connettività internazionale nel continente africano e in particolare in Nord Africa, attraverso il suo Sicily Hub di Palermo, dotato di tecnologie all’avanguardia per la sicurezza dei dati. Questo importante snodo può contare sul collegamento con 18 cavi internazionali e sull’integrazione con la rete globale Seabone. Affermandosi come il principale punto di scambio di traffico Internet da e per l’Africa verso l’Europa, il Medio Oriente e l’Asia da cui ogni giorno passano, tra l’altro, 10 trilioni di transazioni finanziarie. La sfida per Sparkle è portare connettività in Africa, aprendo nuovi punti di presenza (PoPs), in aggiunta a quelli di Lagos, Casablanca e Gibuti. Ma anche potenziare l’offerta con servizi digitali che vengono adottati con grande facilità. Basti pensare al caso dell’Internet banking che in Africa si è diffuso prima che nel resto del mondo.