la Repubblica, 26 novembre 2021
Il Pentagono lancia la task force sugli Ufo
Adesso è ufficiale: gli Ufo escono dalla fantascienza, per entrare nella realtà dei teatri militari presidiati dal Pentagono. Martedì il ministero della Difesa americano ha costituito l’ Airborne Object Identification and Management Synchronization Group, ossia la task force incaricata di studiare gli oggetti volanti non identificati. La teoria prevalente resta che si tratti di fenomeni terreni o naturali, e non di omini verdi venuti da galassie lontane per colonizzarci. Però la decisione di creare un gruppo specifico di studio conferma quanto meno la necessità di prendere sul serio la questione.
Da decenni gli amanti delle teorie cospirative accusano il governo di nascondere le verità che conosce sugli extraterrestri, a partire dal presunto disco volante precipitato l’8 luglio del 1947 sul Roswell Army Air Field del New Mexico. Tra gli appassionati del genere però non ci sono solo lunatici, ma anche persone serissime come l’ex capo di gabinetto della Casa Bianca John Podesta. Nel maggio del 2019 erano stati pubblicati video sorprendenti, ripresi nel novembre del 2004 e nel gennaio del 2015, e identificati in codice come “Flir1”, “Gimbal” e “GoFast”. Li avevano registrati i piloti degli F/A – 18 Super Hornets della Navy, che non erano riusciti a trattenere lo stupore: «Wow, che roba è quella?!». Il tenente Ryan Graves, uno degli avvistatori, era andato in Congresso a raccontare la sua meraviglia: «Riuscivano a stare in aria tutto il giorno, non so come facessero». Alla fine si era creata una pressione sufficiente per costringere gli apparati dello stato a chiarire, e il 25 giugno scorso il Director of National Intelligence aveva pubblicato un rapporto di nove pagine, per spiegare al pubblico quanto poteva sugli unidentified aerial phenomena. Il documento citava 144 avvistamenti, di cui 80 con sensori multipli, avvenuti tra il 2004 e il 2021. Di questi solo uno era stato spiegato: si trattava un pallone aerostatico. In 18 incidenti erano state notate «rotte inusuali», tra cui oggetti che «restavano immobili nel vento, o compivano manovre improvvise, a velocità considerevole, senza alcun mezzo di propulsione discernibile».
Il rapporto aveva ammesso di non avere spiegazioni per questi fenomeni, ma li aveva raggruppati in cinque categorie: oggetti tipo detriti aerei; fenomeni atmosferici; programmi segreti governativi o dell’industria privata; sistemi di forze straniere avversarie, come Cina o Russia; altro, ossia qualunque cosa che potrebbe includere anche gli alieni. «Spero che la mentalità riguardo agli Ufo – aveva notato soddisfatto Podesta – sia cambiata».
Il rapporto però aveva generato più dubbi che certezze, e così martedì la vice segretaria alla Difesa Kathleen Hicks ha emesso l’ordine per creare la nuova task force. Secondo la direttrice dell’intelligence Haines le probabilità di scoprire gli omini verdi restano basse, ma potrebbe trattarsi di sistemi d’arma sviluppati da avversari o detriti che minacciano la sicurezza dei voli commerciali. Perciò bisognerà indagare sugli Ufo.