Corriere della Sera, 25 novembre 2021
Il Totocalcio si rinnova
Non ditelo agli americani, che non mettono quella fila negli aerei e quel numero negli ascensori, ma il numero 13 è simbolo di fortuna. In Italia. Ancora di più. È simbolo della fortuna a portata di mano di tutti e questo per merito del Totocalcio. Il 21 gennaio 1951 al classico sistema inventato da Massimo Della Pergola nel 1946 venne aggiunta una tredicesima partita. Era il concorso numero 20 della stagione 1950-51 e l’inizio di un sogno che si poteva giocare con due colonne di schedina e una cifra irrisoria. Adesso, informa Agipronews da una nota inviata dall’Agenzia Dogane e Monopoli ai concessionari, la magia unica del 13 andrà in pensione, dopo essere già stato duramente provato dalle scommesse clandestine prima e dal gioco online poi: «È in programma l’8 e il 9 gennaio 2022 il primo concorso del nuovo Totocalcio, pronto al debutto dopo il restyling voluto dall’Agenzia Dogane e Monopoli. Il classico “13” andrà in soffitta, sostituito da un prodotto più vicino alle scommesse di nuova generazione». Modalità di gioco su sei tipologie di pronostico: si vincerà anche con 11 partite, e a scalare con 9, 7, 5 e 3 incontri. I match in palinsesto verranno divisi su due pannelli: nel primo verranno inserite le partite più equilibrate, scelte tra quelle in programma tra il sabato pomeriggio e la domenica sera. Nel secondo andranno invece le partite di cartello, o comunque di maggior interesse. Gli incassi saranno divisi tra montepremi (75 per cento), punto vendita (8 per cento), Sport e Salute (12 per cento), concessionario (5 per cento). È il mondo che va avanti, bellezza. Però non avrà mai il fascino di un gioco dove assieme alla Serie A c’erano anche le partite delle serie minori e il terrore di tutti era fare 12 perché si era sbagliato il risultato della Sambenedettese. Adesso si pensa alla Superlega, dove si gioca per censo e non per merito, e si scommette online da soli anziché al bar facendo la schedina di gruppo.