ItaliaOggi, 25 novembre 2021
Il Trump hotel di Washington diventerà Waldorf Astoria
Dalle parti di Washington è conosciuto come l’hotel dello scandalo. Questioni religiose e politiche. Non potrebbe essere altrimenti, dato che l’albergo porta il nome di Donald Trump. Pennsylvania Avenue, a pochi passi dalla Casa Bianca: lì si trova l’hotel Trump International, un resort di lusso di proprietà dell’ex presidente degli Stati Uniti che ora potrebbe essere venduto a un fondo d’investimento di Miami per poi essere gestito da Hilton. L’hotel Trump senza Trump.
Il palazzo, per gli standard statunitensi, ha un valore storico: risale a 120 anni fa e nel tempo ha ospitato un importante ufficio postale. Oggetto di riqualificazione e restauro dal 2012, la struttura, che conta 263 camere, è diventata un hotel di lusso nel 2016, in concomitanza con la nomina di Trump a candidato alle presidenziali col Partito repubblicano.
Durante la campagna elettorale, l’hotel, insieme alla Trump Tower, è diventato una sorta di ritrovo dei sostenitori del tycoon. Con annesse polemiche. Nel 2018 i capi delle fazioni religiose avevano chiesto la revoca della licenza per i liquori sostenendo che il proprietario «non fosse una persona di buon carattere». Nello stesso periodo un artista americano, Robin Bell, aveva proiettato sulla facciata dell’edificio messaggi poco carini nei confronti di Trump.
In tempi più recenti da un’indagine del Congresso sono emerse presunte irregolarità nei ricavi: Trump, secondo l’accusa, avrebbe gonfiato i profitti dell’hotel, affermando per il periodo del suo mandato un guadagno di 150 milioni di dollari a fronte di una perdita di 70 milioni. La Trump Organization, la società che fa capo all’ex presidente, ha negato ogni illecito. E ha definito il rapporto «fuorviante».
Il doppio ruolo di Trump come presidente degli Stati Uniti e proprietario di un hotel locale, inoltre, hanno sollevato accuse di aver violato le leggi federali sugli emolumenti. Trump ha affrontato una causa, ma la Corte suprema ha chiuso il processo subito dopo il giuramento di Joe Biden come nuovo capo dello Stato.
Certo è che, in occasione dell’assalto a Capitol Hill, l’allora presidente uscente avrebbe approfittato della situazione: secondo Forbes, da un giorno all’altro la camera più economica del suo hotel di Washington era passata nella notte del 6 gennaio 2021 da 476 a 1.999 dollari. Poco più di una settimana dopo, i prezzi avevano raggiunto i 3.600 dollari, prima di salire a quota 8 mila dollari (7,1 mila euro)
Scandali a parte, da tempo la Trump Organization, che ha acquistato un contratto di locazione dell’edifico per 60 anni con un costo mensile di 250 mila dollari, era alla ricerca di un acquirente. E secondo il Wall Street Journal l’avrebbe trovato nella società d’investimento Cgi Merchant Group, con sede a Miami, in collaborazione con un’altra catena alberghiera, l’Hilton Worldwide Holding.
Al momento i protagonisti della trattativa non hanno rilasciato commenti, né hanno riferito le cifre dell’affare, ma secondo le indiscrezioni l’hotel Trump verrà ceduto per 375 milioni di dollari, circa 330 milioni di euro. E dato che il magnate americano non farà più parte della proprietà, l’albergo è destinato a cambiare nome in Waldorf Astoria.