Il Messaggero, 22 novembre 2021
Cinquemila cabine telefoniche rosse per salvare vite
Dopo essere state tra i simboli più popolari dell’Inghilterra, le cabine telefoniche rosse rischiavano di sparire per sempre. L’avvento dei cellulari le aveva relegate a un passato analogico che sembrava perduto. L’annuncio dell’Ofcom però ha rimesso tutto in discussione.
L’Office of Communications, ovvero l’autorità governativa che regola le telecomunicazioni, ha annunciato che salverà migliaia di red box in tutto il Regno Unito. La decisione ha a che fare con l’utilizzo che ancora viene fatto di questi servizi. Dalle 21mila cabine attualmente presenti e funzionanti sul territorio, infatti, in un anno sono state fatte ben 150mila chiamate di emergenza, altre 25mila telefonate sono state indirizzate a Childline, il numero verde di supporto ai bambini e ai minori, e ben 20mila sono arrivate alla charity Samaritans che assiste chi soffre di depressione e si impegna a prevenire i suicidi.
LA DECISIONE
Quest’ultimo aspetto è stato particolarmente rilevante nella decisione dell’Ofcom: nei criteri di selezione delle cabine che saranno salvate ha inserito anche i luoghi scelti più di frequente da chi vuole togliersi la vita, per poter offrire una possibilità a chi sta per suicidarsi e magari convincerlo a desistere. Saranno mantenute, inoltre, le cabine che si trovano in località dove la ricezione dei cellulari è scarsa, come certe zone costiere e rurali, ma anche quelle in cui avvengono spesso incidenti e le red box dalle quali, negli ultimi dodici mesi, sono state effettuate almeno 52 chiamate o sono state contattate linee telefonico di aiuto (helpline).
Selina Chadha della Ofcom ha sottolineato come alcuni telefoni possano di fatto salvare la vita: «Alcune delle cabine che abbiamo in programma di preservare sono state utilizzate molto poco ma se anche solo una di queste telefonate è stata fatta da un bambino in pericolo, dalla vittima di un incidente o da qualcuno che sta pensando di togliersi la vita, quel telefono pubblico può essere una via di salvezza in un momento di grande bisogno», ha spiegato alla stampa. «Vogliamo anche essere sicuri che le persone in luoghi senza copertura di rete mobile, soprattutto nelle aree rurali, possano ancora comunicare – ha aggiunto – Allo stesso tempo, stiamo supportando l’installazione di nuove cabine con wifi gratuita e servizi per il caricamento delle batterie dei cellulari».
La gestione delle cabine rosse è un tema molto sentito nel Regno Unito, soprattutto da quando la diffusione degli smartphone le ha fatte diventare obsolete. Per contrastare questo triste destino, da diversi anni British Telecom ha lanciato un’iniziativa chiamata Adotta un chiosco: attraverso il pagamento di una sola sterlina comuni e altre istituzioni possono acquistarne una e modificarne la destinazione d’uso in base alle proprie necessità. Grazie a questo progetto ne sono state riadattate oltre seimila, che da cabine telefoniche sono diventate piccole biblioteche, caffetterie o contenitori per defibrillatori pubblici. «British telecom prende le sue responsabilità nel fornire un servizio pubblico molto seriamente – ha spiegato un portavoce della società – Quando rimuoviamo una cabina lo facciamo con il consenso delle autorità locali e seguendo le line guida di Ofcom», ha concluso sottolineando di essere consapevole di quanto le comunità siano legate alle red box che si trovano sul loro territorio.
IL CONCORSO
La prima cabina rossa è stata ideata nel 1924 quando l’architetto Sir Giles Gilbert Scott vinse un concorso indetto dalle Poste per un nuovo design per i quartieri di Londra, che non volevano più utilizzare quello esistente. Scott creò il modello K2 ispirandosi per il tetto alla cupola della tomba di Sir John Soane nella Chiesa di St Pancras Old Church e lo propose in colore argento. Il committente però preferì utilizzare lo stesso rosso delle cassette della posta, creando così un simbolo che è arrivato fino ai giorni nostri.