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 2021  novembre 21 Domenica calendario

DOVETE AVERE FAME SOLO DI VITTORIE - DIETA E CALCIO: QUANDO GLI ALLENATORI METTONO A STECCHETTO LE PROPRIE SQUADRE - CONTE APPENA SBARCATO AL TOTTENHAM HA PROIBITO KETCHUP E MAIONESE (E NON SOLO), GUARDIOLA È CONTRO LA PIZZA, MOYES ALLO UNITED VIETÒ LE PATATINE FRITTE, WENGER IL CIOCCOLATO, CAPELLO ELIMINÒ IL BURRO DALLA TAVOLA DELLA NAZIONALE INGLESE E ANCHE PER QUELLO IL RAPPORTO COI GIOCATORI SI ROVINÒ… -

Antonio Conte: niente ketchup Antonio Conte non si è smentito appena tornato in Inghilterra. Con il giro di vite sull’alimentazione appena sbarcato a Londra per sedersi sulla panchina del Tottenham. I suoi metodi tosti passano anche dalla cucina, pretendendo che la squadra pranzi insieme a mezzogiorno ed eliminando dal menu panini, cibi pesanti, ketchup e maionese, oltre ad aver ridotto la quantità di succhi di frutta, burro e olio e a invitare tutti a consumare più frutta.

Il tutto per sistemare la questione alimentare, tanto cara a Conte. Oltre agli allenamenti intensi, la precisione, la puntualità, la dedizione sul lavoro e l’attaccamento alla squadra. Ma sono tanti i club, e non solo quelli di Premier, che nei loro metodi di allenamento hanno una dieta ferrea. E non solo Conte…

Pep Guardiola: no alla pizza Al Manchester City sono vietati alcuni cibi. Tra tutti, la pizza. Pep Guardiola avrebbe messo in guardia i suoi giocatori nel consumare una delle pietanze più buone del mondo. Una dieta a base di cibi grassi non avrebbe aiutato la sua squadra a vincere il campionato nel 2016.

David Moyes: niente patatine fritte La sua avversione alle patatine fritte lo hanno reso poco popolare ai tempi del Manchester United, quando dal maggio 2013 al 2015 allenava i Red Devils. «Ricordo una volta in cui il terzino sinistro Alex Buttner aveva un enorme piatto di patatine in hotel prima di una partita, ma il mister si è arrabbiato», aveva rivelato Evra.

Arsene Wenger: vietato il cioccolato All’Arsenal dal 1996 al 2018, una vita intera. Arsene Wenger ai tempi dei Gunners aveva vietato il cioccolato. Una dieta rigorosa senza dolci e all’epoca la squadra era abituata a mangiarne un po’. Il francese è stato un pioniere a imporre una dieta rigida e salutare, sequestrando dolci a tutti.

Fabio Capello: niente burro Ha sempre voluto che il cibo venisse consumato senza molti condimenti. Quando era c.t. dell’Inghilterra (dal 2008 al 2011), Fabio Capello vietò il ketchup e il burro. Fu questo, scrivono i tabloid, ad aver deteriorato (poco alla volta) il rapporto tra l’allenatore e la Nazionale. Sembra che un solo giocatore fosse d’accordo con lui, l’ex attaccante Emile Heskey.

Paolo Di Canio: no alle bevande gassate Nella sua breve carriera da allenatore – dal 2011 al 2013 tra Swindon Town e Sunderland – Paolo Di Canio non solo non voleva vedere i cellulari negli spogliatoi prima di una gara, ma sembra si irritasse particolarmente quando scopriva un suo giocatore con la coca-cola (e tanto di ghiaccio) in mano.

Paul Le Guen: niente sottaceti Quando nel 2006 sbarcò sulla panchina dei Glasgow Rangers – reduce da tre titoli di fila in Francia con il Lione – aveva vietato patatine e ortaggi sotto aceto. Tanto da far arrabbiare alcuni senatori del club scozzese che non hanno mai accettato queste uniche regole ferree.

Giovanni Trapattoni: niente funghi Da c.t. dell’Irlanda (2008-2013) Giovanni Trapattoni ha vietato alla sua Nazionale di mangiare i funghi, seppur ricchi di potassio. «Ho visto i giocatori mangiare funghi prima di un’amichevole e sono rimasto stordito nel silenzio per diversi secondi. Poi ho detto loro che i funghi erano vietati nei giorni delle partite, sia a colazione sia a cena».