La Stampa, 20 novembre 2021
Il ritorno di Jovanotti
«Per due anni ho aperto il libro dei ricordi e sfogliato le immagini di un’avventura bellissima: il Jova Beach Party 2019. L’anno scorso, quando sembrava che tutto stesse andando meglio poi tutto è riprecipitato ho avuto paura ma mi rimbombava in testa una domanda: cosa farò in futuro? Magari solo io e Saturnino nei teatri in giro per l’Italia? Non è roba per me. Il 21 settembre 2019, quando sono sceso dal palco di Linate la sensazione era che non fossi alla fine ma all’inizio di qualcosa. Mi dicevo: “il Jova Beach Party c’est moi"! È un’idea di mondo, una Taz, un’utopia che dura un giorno. E allora devi ripartire, devi fare il “JBP 2"»! Il debutto è fissato a Lignano Sabbiadoro il prossimo 2 luglio e poi in 12 spiagge italiane, un prato di montagna, un ippodromo e un aeroporto.
Il primo “JBP” è stato lo spettacolo più visto Italia (con oltre 600 mila spettatori), il più social (5,8 miliardi di impression) e il primo grande evento nato con una forte attenzione per l’ambiente. Anche questa volta ogni serata sarà diversa e l’acqua sarà gratuita per tutti gli spettatori. «Avrò ospiti nazionali e internazionali (nel 2019 ha ospitato 63 artisti provenienti da 25 paesi diversi, ndr) di cui, per ora, non faccio nomi». La presidente del WWF Donatella Bianchi presente all’incontro ha spiegato che insieme a Intesa Sanpaolo nasce la nuova iniziativa Ri-Party-Amo: «parallelamente alle date di Lorenzo i volontari che ci seguono puliranno e recupereranno 20 milioni di mq di spiagge, laghi, fiumi e fondali. Una mobilitazione nazionale che ambisce a raccogliere milioni di euro».
A 55 anni Loré sembra avere una pila atomica al posto del cuore, senza musica non sa stare e da 24 ore ha pubblicato Il Boom, una canzone nuova, rapida e futurista, «a colori». Da Tacito a Nietsche, da Leopold Bloom a Zoom, nel testo c’è di tutto e un ritmo che rimane nelle orecchie. Prodotta dall’ormai fido Rick Rubin, Il Boom è l’apripista di un progetto che «si dovrebbe» intitolare Il disco del sole e vedrà la luce durante il solstizio del 2022. «Preferisco il condizionale perché non ne sono sicuro al 100% – dice Jova – ma sono certo che non pubblicherò un album “fisico”. Chi ascolta un album intero oggi? Io non lo faccio più. Per Natale uscirà un EP con sette tracce e la prima si intitolerà Primavera. Ho già scritto 30 canzoni, una dopo l’altra in maniera così festosa e celebrativa che ero impaurito da quello che mi stava succedendo. Flusso puro».
Ieri al posto delle sedie i giornalisti hanno trovato dei cuscini appoggiati su dei flying case. «Giusto per ricordare – spiega Loré – che nel mondo dei concerti i contenitori degli strumenti sono un simbolo importante e chi ha visto le immagini di piazza Duomo a Milano, sa cosa voglio dire. Il “JBP” avrà il 100% di capienza e senza mascherina perché sarà un assembramento e la speranza reale che per adesso è una certezza è che non farei mai uno spettacolo senza la capienza totale». Qualcuno chiede se sarà al fianco di Amadeus e Fiorello al prossimo Festival di Sanremo: «Non rispondo a domande su Sanremo, non è nella mia natura non rispondere e mi scuso ma questo è non è il momento». Per il «JBP2» ci sarà la stessa squadra del 2019. «Questo formato/sformato è impegnativo e chi lo ha fatto ha imparato sul campo come muoversi perciò ho riconfermato tutti».
Nel 2019 lo show era ispirato all’induismo e alla cultura hippy mentre questa volta si parte dal Mediterraneo. «Il “Jova Beach Party 2” deve assomigliare a un veliero passato in mezzo a una tempesta e uscito meglio di prima. Per costruire i palchi useremo materiale riutilizzato così come per tutto il resto che vedrete nel perimetro». I palchi saranno tre e Lorenzo come nel 2019 sarà su tutti gli stage a partire dall’apertura delle porte. Anche nel 2022 Jova sposerà delle coppie che vorranno provare l’ebbrezza di una «benedizione pop» ma non solo. «Abbiamo chiamato quello spazio “BelleStorie” e – spiega – quindi non solo matrimoni. Ci saranno persone che ritroveranno amici dispersi e chi, magari verrà da Trapani all’aeroporto di Bresso dove si terrà la serata finale proprio per noi e io lo celebrerò come si deve». Sono tanti i progetti collaterali come il coloring book psichedelico realizzato da grandi illustratori italiani: «Matteo Guarnaccia, Davide Toffolo e tanti altri ma c’è anche mia figlia Teresina che è all’ultimo anno della scuola d’arte a New York». Ancora, la Scuola Holden svilupperà dei temi legati al zJova Beach Party» e in futuro sarà pubblicato anche un libro di poesie perché, chiosa Lorenzo: «per me la poesia è la cosa più importante del mondo». —