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 2021  novembre 20 Sabato calendario

Nel 2020 Amazon ha guadagnato 7,25 miliardi di euro

Ricavi alle stelle in Italia per Amazon nel 2020. Si tratta di 7,25 miliardi di euro (contro i 4,5 miliardi realizzati nel 2019), con un contributo fiscale complessivo di 345 milioni (234 milioni nel 2019). Le imposte sostenute direttamente da Amazon valgono 186 milioni (84 nel 2019), mentre sono state raccolte imposte indirette per ulteriori 159 milioni, come risultato delle attività in Italia (150 milioni l’anno precedente). Contemporaneamente aumentano gli investimenti del colosso web nel nostro Paese: da 1,8 miliardi nel 2019 a 2,9 miliardi nel 2020, per un totale di 8,7 miliardi dall’apertura di Amazon.it nel 2010.
I NUOVI POSTI DI LAVORO
Sul fronte delle imposte dirette, una quota importante arriva dal monte stipendi, che lo scorso anno misurava in media a 24,5 milioni al mese. Si tratta di un deciso aumento rispetto ai 17,2 milioni dell’anno precedente, vista la crescita del numero dei dipendenti. Solo quest’anno, fino ad ora, ne sono stati assunti tremila, facendo arrivare i contratti subordinati a quota 12.500. Secondo l’ultimo studio di The European House – Ambrosetti, Amazon è risultata la società che ha creato più posti di lavoro in Italia negli ultimi 10 anni. «Attraverso gli investimenti – fa sapere la società di Seattle in una nota – abbiamo contribuito alla creazione di lavoro di qualità, ma anche alla crescita delle pmi italiane e allo sviluppo delle infrastrutture logistiche e di impianti di energia rinnovabile». L’azienda, poi, sottolinea che ad ottobre è stata aumentata «dell’8% la retribuzione di ingresso dei dipendenti della rete logistica, portandola a 1.680 euro».
LA MANCATA CORPORATE TAX
Lo scorso marzo, però, il giornale britannico The Guardian aveva rivelato che nel 2020 Amazon ha registrato in Europa entrate per 44 miliardi di euro, senza pagare alcuna tassa sul reddito. Si tratta precisamente del bilancio di Amazon Eu Sarl, la principale diramazione dell’azienda nel Vecchio Continente, con sede in Lussemburgo. La società ha chiuso l’anno in negativo, con perdite per 1,2 miliardi (Amazon lo spiega con gli investimenti fatti), per cui non ha pagato alcuna corporate tax (l’imposta sul reddito delle società) all’erario. La gemella Amazon Europe Core ha invece generato profitti per 2,2 miliardi, pagando circa 21 milioni di euro.
Nel frattempo non sembrano essere soddisfatti circa 12mila fra driver e dipendenti delle aziende associate che effettuano le consegne. Venerdì prossimo, in occasione del Black Friday, sciopereranno contro l’algoritmo lavorativo che, dicono, riduce al minimo le pause, mentre puntano a ridurre le ore settimanale da 44 a 39.