CONTE, SPIN DOCTOR E MAGLIARI VIOLENZA E DOVERE DI CRONACA, 19 novembre 2021
FACCE DA GURU - UN LETTORE SCRIVE A "REPUBBLICA": "MI CHIEDO PERÒ COME SIA POSSIBILE CHE CONTE, CIRCONDATO DA TANTI FAMOSI E ACCREDITATI SPIN DOCTOR COME CASALINO E TRAVAGLIO, SI SIA ESPOSTO NON ALLA SATIRA, MA ALL'ITALICA PERNACCHIA" - MERLO: "GLI SPIN DOCTOR , I "DOTTORI DEL COLPO A EFFETTO" SONO I SOLITI MAGLIARI ITALIANI. CHI RICORDA GIANNI PILO, PRIMO "SONDAGGISTA PERSONALE" DI BERLUSCONI, E LUIGI CRESPI CHE INVENTÒ "IL CONTRATTO CON GLI ITALIANI"? E IL SIMPATICO CLAUDIO VELARDI CHE BUTTÒ VIA I VESTITI OVIESSE DI D'ALEMA E LO PORTÒ DA UN SARTO PER GAGÀ? E L'ALTRETTANTO SIMPATICO RONDOLINO?" -
Da “la Repubblica” Caro Merlo, Conte ha promesso che il Movimento 5 Stelle "non farà più sentire la sua voce sui canali del servizio pubblico". Ovviamente nessuno gli crede. Non ci riuscì Beppe Grillo, figuriamoci lui.
Mi chiedo però come sia possibile che un ex premier, circondato da tanti famosi e accreditati spin doctor come Casalino e Travaglio, si sia esposto non alla satira, che spesso promuove chi prende di mira, ma alla facile risata, all'italica pernacchia. Livia Mariani - Milano
Risposta di Francesco Merlo: Grillo giocava a nascondino con la tv: "Ecco a voi a grande richiesta". Al contrario, l'orizzonte Rai di Conte e dei suoi pochi seguaci non è quello di negarsi per meglio concedersi, ma di non essere più invitati. Ma lei, che pure vede la decadenza di Conte, ancora cade nel luogo comune del demiurgo, dei guru che fabbricherebbero la personalità del politico momentaneamente vincente.
Mi creda, dietro l'apparenza anglosassone, gli spin doctor , i "dottori del colpo a effetto" sono i soliti magliari italiani. Chi ricorda Gianni Pilo, primo "sondaggista personale" di Berlusconi, e Luigi Crespi che inventò "il contratto con gli italiani"? E il simpatico Claudio Velardi che buttò via i vestiti Oviesse di D'Alema e lo portò da un sarto per gagà?
E l'altrettanto simpatico Rondolino che ha provato a inguaiare tutti i principi, nessuno escluso, sempre offrendosi, in criptata trasparenza, come digital killer? E che dire della "bestia" di Salvini che nascondeva la virtù d'essere leghista e gay mentre esibiva l'odio contro i gay?
Abbiamo rovinato pure i miti stranieri, da Jim Messina a Steve Bannon, il diavolo del populismo che, arrivato in Italia, si rivelò una macchietta. Più casalinghi Matteo Renzi e Filippo Sensi, come Sordi in Fumo di Londra , imitavano Tony Blair e Alastair Campbell. L'elenco è lungo ma, sia detto con onore, Conte sta già accorgendosi che la vittoria è affollata e la pernacchia è solitaria.