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 2021  novembre 18 Giovedì calendario

Intervista a Erio, la rivelazione di X Factor

Erio, uno bravo come lei, dove era fino a tre mesi fa?
Avevo realizzato qualcosa nel circuito indipendente, ma ero in fase di stasi, quasi in fondo a un percorso.
Viveva di musica?
Solo negli ultimi anni come insegnante di canto; in realtà finite le superiori sono entrato in una catena di montaggio.
Di cosa?
Serrature di automobili; (sorride) provengo da una famiglia con sei fratelli, sapevo già che non avrei proseguito gli studi; all’epoca non avevo neanche un computer, eravamo un nucleo ridotto all’osso in quanto a beni e proprietà.
Quindi…
Ho iniziato a lavorare per comperarmi le prime cosine e aiutare in casa.
Dopo la catena?
Call center, poi barista e lavapiatti a Londra. E infine commesso.
(Erio è una delle sorprese o “la” sorpresa di X-Factor 15: ai provini, dopo le prime due note, anche senza il volume del televisore bastava guardare l’espressione stupita o estasiata dei quattro giudici per capire che qualcosa era successo. Lui è etereo, con voce femminile e una delicatezza che non si traduce con fragilità).
La sua famiglia.
Mio padre da buon livornese lavorava al porto, mentre mamma era casalinga: siamo veramente iper proletari.
La sua indole artistica è stata incentivata?
Sì, però torno al punto di prima: il messaggio implicito dentro casa era “a un certo punto tocca a voi”; ma non siamo una famiglia speciale, in una certa Livorno, quella proletaria, era un concetto comune e forse persiste ancora oggi.
Sembra Ovosodo di Virzì.
Esatto; (pausa) può sembrare strano, ma per me va rivalutata un’idea: non c’è nulla di male se non si diventa ricchi e famosi.
Perché può sembrare strano?
Per il contesto dove mi trovo ora, eppure uno non deve perdere di vista una certezza: la maggior parte di noi, tra poche settimane, tornerà nel grembo delle proprie esistenze.
Quando ha capito la sua indole artistica?
In casa l’arte è sempre stata il passatempo di tutti: mio padre suonava, mamma disegnava; uno può tranquillamente essere uno scaricatore di porto e coltivare dentro di sé certe passioni; (pausa) questa mia vena l’ho nascosta a lungo.
Come mai?
Cantare mi imbarazzava e tuttora ho la sensazione di camminare su una fune: puoi sempre sbagliare.
“Quando canto mi sento donna”, ha spiegato.
La mia voce è quasi totalmente femminea, poi recentemente ho fatto una visita foniatrica che ha confermato una conformazione congenita con in più delle cicatrici in gola che emettono questo tono stridulo.
“Sono arrivato adesso perché prima non ero pronto” sempre parole sue.
È qualcosa che ho capito a posteriori: non riuscivo a immaginarmi nel programma, non immaginavo che un personaggio come me potesse venir rappresentato in maniera fedele. E invece sono stati rispettosi.
Da ragazzo è stato preso in giro?
Un po’, ma brevemente: ho la lingua lunga, reagisco e di solito zittisco. Non mi faccio mancare di rispetto, anzi, qualche volta dovrei imparare a tacere.
Schiaffoni?
Ci ho provato ma picchio come uno si aspetterebbe da me (e mima il gesto delle braccia spezzate); le prese in giro sono state proprio poche, nonostante il mio essere effeminato e il ruolo da secchione.
Con quanto si è diplomato?
100 all’Artistico. Mi hanno anche chiamato a Roma per una medaglia assegnata dal capo dello Stato, ma non l’ho mai ritirata: all’epoca ero anarchico e non me ne fregava nulla. Dei soldi sarebbero stati più utili.
Avrebbe voluto continuare con l’università?
Ci ho pensato, però è il mio percorso, va bene, e avevo bisogno di capire da subito come era il mondo della musica; (sorride) ai ragazzi che sono qui a X-Factor raccomando sempre di studiare altrimenti “finite a fare i lavoracci”.
Tra dieci anni dove sarà Erio?
Sarebbe bello vivere in una campagna sperduta, magari in compagnia, magari in mezzo agli animali che pascolano.
Non sul palco?
Sì, ma i concerti saranno una frazione minima della vita, un picco di emozioni: l’esistenza deve restare altro; (silenzio) vorrei essere più ricordato come una persona gentile che come un gran cantante.
Chi è lei?
Uno come tutti gli altri.