la Repubblica, 17 novembre 2021
«Noi siamo contro l’aborto». Lo dice Signoini in tv e Endemol si dissocia. Polemiche
«Noi siamo contrari all’aborto in ogni sua forma». Sono queste parole, pronunciate al plurale e in diretta da Alfonso Signorini durante la puntata del Grande Fratello Vip su Canale 5, ad accendere le polemiche. Tanto che Endemol, che produce il reality, ha preso le distanze con un tweet, seguito da un coro di commenti in cui si chiede il cambio del conduttore. Tutto era cominciato con uno scherzo, quando Signorini aveva fatto credere a Giucas Casella che la sua cagnolina fosse rimasta incinta di un cane di grossa taglia. Il mentalista aveva risposto: «Bisogna vedere se è rimasta incinta. Potrebbe anche abortire». È a questo punto che il presentatore ha pronunciato la frase antiabortista, aggiungendo: «Neanche quello dei cani ci piace».Signorini ha replicato su Twitter, alla nota con la quale Endemol si è dissociata, mantenendo la propria posizione: «Tra i diritti civili per i quali mi batto da sempre ci sono il rispetto e la difesa della libertà di pensiero. Un principio che difendiamo, anzi difendo, con assoluta fermezza».Molti i commenti indignati, da Selvaggia Lucarelli («Parla per te e per il tuo corpo, visto che non rappresenti né il Paese né il corpo delle donne») a Fiorella Mannoia («Ma noi chi? Noi chi?») e Laura Boldrini («Signorini, giù le mani dalla 194»). Ma non sono mancate le voci a sostegno del conduttore, da Jacopo Coghe, vicepresidente di Pro vita & famiglia che si chiede: «Se Signorini si fosse dichiarato a favore dell’aborto, si sarebbe alzato lo stesso vespaio?». «Non deve chiedere scusa a nessuno», incalza Paolo Brosio, «chi è favorevole all’aborto ha le mani insanguinate». Anche Giorgia Meloni sta con il giornalista: «Signorini è vittima di un linciaggio online per aver espresso un’opinione, condivisibile o meno, sull’aborto. Mi rammarica che questa aggressione, a suon di offese e insulti, provenga e sia fomentata dagli stessi che si ergono a paladini del rispetto e dei diritti».