Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  novembre 17 Mercoledì calendario

Esplode il coronavirus in Germania

I tedeschi sono precisi anche nello stabilire quando inizia il tempo delle follie, il Carnevale: l’11 novembre, alle ore undici e undici. Una tradizione delle regioni renane, a maggioranza cattoliche, sotto tono nella luterana e nordica Berlino. Tod in Köln, ha titolato la Süddeutsche Zeitung, morte a Colonia, un chiaro richiamo a Morte a Venezia, il romanzo di Thomas Mann, ispirato a un fatto di cronaca.
Lo scrittore in vacanza in Italia lesse un trafiletto su un viaggiatore tedesco morto di colera. Le autorità veneziane avevano nascosto l’epidemia per non perdere i turisti. Come avvenne l’anno scorso a Ischgl, località sciistica in Austria.
A Colonia le autorità non hanno impedito venerdì alla folla di salutare l’inizio del Carnevale, nonostante i contagi stiano aumentando di giorno in giorno, siamo a oltre 300 (su 100mila abitanti), sei volte in più rispetto all’inizio di settembre. In Baviera si è a 478, in Sassonia a 620. Mai così in alto dall’inizio della pandemia.
Tutti portavano la mascherina, ma quella delle maschere carnevalesche, che non protegge dal contagio. Una follia masochistica, ha commentato il quotidiano di Monaco.
Le stesse scene sono avvenute nelle altre città lungo il Reno, da Bonn a Magonza. «Alla fine ognuno a Carnevale decida per sé» ha dichiarato Henriette Reker, la sindaca di Colonia. Christoph Kuckelkorn è il presidente del Carnevale, una carica molto importante garanzia per un successo in politica, ed è contro ogni controllo: «Anche se l’indice dei contagi dovesse continuare a salire, non significa che dovremmo giustificare altre norme per limitare le liberà dei cittadini. Il Carnevale purifica le anime». E il virus può festeggiare.
Il giornale ha commentato le sue parole con un particolare macabro: Herr Kuckelkorn possiede la più grande impresa di pompe funebri a Colonia. Il comico della tv Jan Böhmermann è intervenuto: «Venerdì con il costume da sexy infermiera a salutare il Carnevale, a Natale in clinica come sexy paziente intubata». Cattivo gusto o umorismo nero?
I miei amici berlinesi sono sbigottiti: come mai gli italiani si comportano meglio di noi? Il green pass non viene quasi mai controllato, nei ristoranti ti chiedono: ce l’hai? Ja, e entri senza mostrarlo. Solo un cameriere ha esaminato il mio, leggendo il nome, che però non corrispondeva a quello della prenotazione (uso quello più facile di mia moglie per evitare lo spelling), ma non se ne è accorto.
Ai concerti e all’opera ci si siede tutti insieme come ai vecchi tempi, senza rispettare le distanze di sicurezza. I vaccinati sono meno che da noi, il 67% contro l’80%, i no vax sembrano refrattari a cambiare idea, il 30% non vuole vaccinarsi, ha scritto la Süddeutsche. È probabile che le norme verranno inasprite nei prossimi giorni, ma ogni regione continuerà ad andare per suo conto (la sanità è di competenza dei Länder). Si prevede un lockdown prima di Natale, e si è deciso di concedere di nuovo tamponi gratis come prima di ottobre.
«Le migliaia che festeggiano per strada a Colonia hanno fatto qualcosa di irragionevole ma non di illegale», ha scritto il settimanale Stern, che la pensa diversamente dalla Süddeutsche. «La festa era stata autorizzata, e se dovessimo proibire il Carnevale bisognerebbe anche avere il coraggio vietare di tornare negli stadi, e i mercatini di Natale. Ma questo coraggio non l’abbiamo».
Infatti a Berlino e altrove appaiono già gli alberi di Natale, e cominciano a essere montati i chioschi dei mercatini, protetti da barriere in blocchi di cemento per evitare un attentato. All’ingresso, si annuncia, verrà controllato il green pass, ma di fatto sarà impossibile, e verranno perquisiti borse e borsone. In Sassonia il premier cristianodemocratico Michael Kretschner sarebbe favorevole a vietare i mercatini. Peter Feldmann, sindaco socialdemocratico di Francoforte, è invece favorevole: «Nei Weihnachtsmärkten si potrà andare senza mascherina e senza mantenere la distanza di sicurezza». Come festeggiare il Natale, bere vin brulè, divorare salsicciotti e frittelle di mele, se abbiamo paura dei contagi? A Francoforte i mercatini verranno aperti il 22 novembre.