il Fatto Quotidiano, 16 novembre 2021
Ruby ha aperto un ristorante
“Cene eleganti”, dieci anni dopo. A Genova (e sui social), da qualche tempo non si parla d’altro. Ad Albaro, quartiere ricco della città in cui è tornata a vivere Karima el Mahroug alias “Ruby Rubacuori”, la 29enne ha da poco lanciato un ristorante insieme al nuovo compagno, Daniele Leo (palestratissimo pr e personal trainer conosciuto in una discoteca nel 2015, dopo la rottura con l’ex marito Luca Risso). La promozione del locale – “Life Albaro”, “primo healty restaurant di Genova” – sembra avere una logica comunicativa precisa: riserbo assoluto nei confronti dei media tradizionali, che di tanto in tanto la ricordano perlopiù per gli strascichi giudiziari delle varie inchieste; gran battage sui social portato avanti da una schiera di influencer, showgirl di “seconda fascia”, modelle varie, volti noti ai rotocalchi per comparsate al Grande Fratello, spiaggiamenti all’Isola dei Famosi, o per aver fatto parte della scuderia di Lele Mora. Tra le facce più conosciute c’è Francesca Cipriani, assidua ospite delle cene di un tempo ad Arcore. E ovviamente c’è lei, Ruby, che da disoccupata che conduceva una vita da milionaria – era l’immagine che emergeva dall’inchiesta di Milano – ritorna sulla scena nei panni dell’imprenditrice. Karima posa in una vasca d’arredo del locale, circondata da pareti addobbate con rose rosse (finte). Una citazione di American Beauty? Più banalmente, una partnership col vivaio vicino (che ha fornito anche l’ulivo secolare che è stato fatto calare con una gru, tra gli sguardi increduli del vicinato).
Sul profilo social del locale (e in tutte le stories di Instagram che le vecchie amiche postano numerose), Ruby è taggata come Karima Yazini, ma, come accade alle vere celebrità, qualche cliente la riconosce lo stesso e ne approfitta per un selfie.
Il locale ha aperto a maggio, ma è già frequentato da un discreto jet-set locale. Domenica sera è comparso Antonio Cassano insieme alla sua squadra di paddle, nuovo passatempo a cui si dedica l’ex campione della Samp da quando ha fatto della Liguria il suo buen retiro.
A Milano, intanto, l’inchiesta Ruby ter rischia di andare in pezzi. Sotto la lente ci sono i pagamenti alle ospiti delle feste di Arcore erogati da uomini dell’entourage del Cavaliere che, per i pm, sarebbero la prova della corruzione in atti giudiziari. Le testimonianze delle ragazze sarebbero però inutilizzabili, perché, secondo il giudice Marco Tremolada, avrebbero dovuto essere sentite come indagate in un procedimento connesso ai primi processi Ruby 1 e Ruby 2. A Siena, dove era aperta una costola minore della stessa vicenda, Silvio Berlusconi ha già incassato una rotonda assoluzione. Così da poter continuare più leggero la sua corsa come possibile candidato al Quirinale.
Ma per capire come nasce il nuovo progetto imprenditoriale dell’ex 17enne spacciata per nipote di Mubarak e che ha dato il nome ai processi nati dallo scandalo dei “bunga-bunga”, occorre fare un passo indietro. Fra il 2014 e il 2015 la Procura di Milano indaga ancora su Ruby e sul suo stile di vita esorbitante. Secondo l’accusa, la dimostrazione che l’ex premier Berlusconi ne aveva comprato il silenzio a suon di milioni (“almeno cinque” e “fino a sette”). In città Ruby si muove spesso in taxi, per viaggi più lunghi noleggia un’“auto con conducente” (non ha la patente). Paga personale per ritirare la biancheria sporca e riconsegnarla pulita. Pernotta spesso in alberghi di lusso e si concede vacanze esclusive, vedi un soggiorno costato “fra i 50mila e i 90mila euro” alle Maldive. Non lesina spese per la figlia: sborsa 7mila euro per una “festa di compleanno”, con tanto di animazione per adulti e bambini. La bambina è nata dal matrimonio con Luca Risso, ex finanziere riciclatosi come gestore di discoteche. Nelle vecchie indagini riaffiora anche lui: avrebbe ottenuto secondo i magistrati la gestione esclusiva di un locale aperto anni fa a Playa del Carmen, in Messico. Sa “solo spendere soldi”, diceva lui di lei (ma i conti sarebbero stati poi regolati con bonifici esteri).
È a questo punto che compare nella vita di Ruby Daniele Leo. Lei se ne innamora e – dicono sempre le carte giudiziarie – lo riempie di regali, “abiti su misura” e “una moto” come “regalo di compleanno”. C’è poi l’aneddoto del dj: “L’unica cosa un po’ di cattivo gusto – lui la rimprovera in modo bonario in un’intercettazione – è stata quando hai tirato fuori un 500, per fargli mettere una canzone… Non è stato proprio elegantissimo”.
L’eleganza, come invece sottolineano un po’ tutti i testimonial del Life Albaro, è un punto cardine del neonato ristorante, specializzato in “cibo salutare” e bio. A giugno si è presentata a Genova di persona Guendalina Canessa, ex Grande Fratello 2017, ex moglie di Daniele Interrante, molto vicina a Lele Mora. “Influencer e imprenditrice della moda”, posa davanti all’ulivo ornamentale con scarpe e vestiti griffati e taggati. A settembre è stata la volta di Francesca Cipriani, nelle carte del Ruby ter diceva di B.: “Mi ha regalato un braccialettino d’oro con un diamantino e la mia iniziale, preferivo i soldi, ma vabbè”. A spendersi per la coppia ci sono anche altri nomi, più o meno noti: Serena Garitta, showgirl ed ex Grande Fratello 4; Zoe Cristofoli, web influencer conosciuta come “la tigre di Verona” e per essere stata una fiamma di Fabrizio Corona; Serena Gualinetti, ex ballerina dell’Eredità e de I migliori Anni; Ivana Mrazova, modella ceca ex GF vip; Giulia Calcaterra, ginnasta, ex velina di Striscia la Notizia, passata anche lei dall’Isola dei Famosi.
Quanto al locale, l’unico intestatario è Leo, sebbene nei menu siano riportati i nomi di entrambi, Daniele e Karima: “In questo angolo verde hanno dato vita a un mondo sospeso, dove natura, armonia e gusto convivono in un delicato equilibrio di sapori”. Specialità della casa cruditè, la “non carbonara”, il “tiraminò” e, più in generale, piatti rivisitati in chiave ipocalorica ma “senza perdere il gusto”. La clientela spazia fra abbienti abitanti del quartiere e giovani scollacciate.
Il locale è giusto un po’ rumoroso. E per noi ospiti attenti rimbombano le battute alla tavolata di Cassano. Leo gestisce la sala, e ogni tanto allunga un occhio alla bambina. Ruby non c’è. Compare però al fianco del nuovo compagno come socia al 40% in una società finora “inattiva”, la “Kgd srl”, con la stessa sede fiscale genovese del ristorante. La società ha come oggetto “la gestione di presidi medico-sanitari” e “l’erogazione di servizi in campo estetico e dermatologico”. Chissà che non sia la realizzazione di quel vecchio sogno, il “centro estetico”, che Ruby disse ai pm essere il motivo degli aiuti economici di Silvio Berlusconi.