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 2021  novembre 16 Martedì calendario

Gli affari di Luigi Berlusconi

C’è anche un importante banchiere d’affari italiano come Diego De Giorgi nel club deal messo in piedi da Luigi Berlusconi per investire in SumUp, che opera nel settore dei pagamenti elettronici. Qualche giorno fa, infatti, si sono chiusi i due aumenti di capitale lanciati poche settimane fa, contestualmente alla sua costituzione, da Mve2, veicolo promosso dalla H14, la holding presieduta da Berlusconi e controllata da lui pariteticamente al 33,3% con le sorelle Barbara e Eleonora. La prima ricapitalizzazione è stata di 2,2 milioni mediante emissione di azioni di categoria A e la seconda di altri 20,1 milioni tramite emissione di titoli di categoria B. I due aumenti hanno comportato la trasformazione del veicolo da srl a spa e un nuovo statuto che indica che la newco avrà come oggetto sociale «in forma organizzata l’acquisto, la gestione e la disposizione di partecipazioni nel capitale di SumUp Holdings Sarl».
E così, come da documenti depositati in Lussemburgo, si evince che qualche giorno fa il fondo tedesco Hv Holtzbrinck Ventures ha ceduto a Mve2 3,9 milioni di azioni SumUp, di diverse categorie. I due aumenti di capitale hanno visto H14 diluirsi al 9,94% (tutte azioni di categoria A, con speciali diritti di voto in assemblea) mentre i nuovi soci sono tutti portatori di titoli di categoria B. Fra questi De Giorgi, già partner di Goldman Sachs, poi passato nel consiglio di Unicredit e oggi co-ceo dell’inglese Pegasus Europe, con l’1,71%.
Nel libro degli azionisti figurano poi, fra gli altri, Luca Dessy (un italiano che opera a Londra nello shipping), le tedesche Booom Capital e Sek Ventures, il fondo americano K5 Global Technology, la svizzera Adm Advisors di Marco Valta l’imprenditore digitale italiano già “paparazzato” con Diletta Leotta, Federico Rossini di Flowerstore e già in H14 e il francese Jonathan Cherqui fondatore di Contentsquare.
Va rilevato che H14 tramite la B Cinque di cui ha il 72% (il resto del capitale è diviso a metà fra Marina e Pier Silvio Berlusconi) già detiene il 3,55% di SumUp in carico a 10,6 milioni. La società lussemburghese nel 2020 ha visto crescere anno su anno il totale delle transazioni dell’11% a 332 milioni, vendendo 1,6 milioni di dispositivi di lettura carte e contando su 3,1 milioni di clienti. Il conto economico a fronte di 138 milioni di ricavi s’è chiuso in perdita per 117 milioni.