Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  novembre 14 Domenica calendario

LEGEND KILLER – LA STORIA DI MARK DAVID CHAPMAN, L’UOMO CHE NEL 1980 UCCISE JOHN LENNON, RACCONTATA IN UN LIBRO DELL’AUTORE AMERICANO JAMES PATTERSON CON L’AIUTO DI DUE INVESTIGATORI – CHAPMAN, ALLORA 25ENNE, SOSTAVA DA GIORNI DAVANTI AL DAKOTA BULIDING DOVE LENNON VIVEVA CON LA FAMIGLIA E PRIMA DI AMMAZZARLO ERA RIUSCITO PURE A FARSI AUTOGRAFARE L'ULTIMO ALBUM – IL LIBRO RACCOGLIE UNA SERIE DI TESTIMONIANZE INEDITE, TRA CUI L’EX ASSISTENTE DI YOKO ONO E PERSINO PAUL MCCARTNEY – IL MOTIVO DIETRO L’OMICIDIO… -

Mark Chapman sostava da giorni davanti al Dakota Building, sul Central Park, dove John Lennon viveva col figlioletto Sean. Yoko Ono, «l'artista sconosciuta più famosa del mondo» come diceva il musicista, che l'amava di un amore simbiotico e assoluto, al punto da rompere coi Beatles, da inventarsi un'altra vita come pacifista rivoluzionario e da nutrirsi della sua follia, come dimostra l'ultima foto struggente scattata da Anna Leibovitz poco prima che venisse ucciso. 

Era questo Chapman uno dei milioni di fans invasati del fondatore della famosa band, un tipo strano: 25 anni, robusto, sposato con una Gloria che trattava malissimo, era membro dell'associazione dei giovani cristiani, YMCA, e giudicava male la svolta di John Lennon, che discettava sulla fine del cristianesimo, paragonando i Beatles a Gesù Cristo. 

IL ROMANZO  Veniva da Honolulu, si era procurato una P38, e aveva letto e riletto Il giovane Holden, il romanzo di Salinger sul disagio giovanile in un mondo privo di amore: se ne era persino auto-dedicato la copia sdrucita che gli troveranno in mano dopo il delitto. 

E prima di freddare John Lennon con cinque colpi di pistola, la sera dell'8 dicembre 1980, era riuscito pure a farsene autografare l'ultimo LP, Double Fantasy. Quarant' anni dopo, uno scrittore popolare americano come James Patterson, autore di gialli avvincenti, romanzi polizieschi, serie tv di culto, e un totale di 275 libri per 400 milioni di copie vendute, torna sul caso per raccontarlo da cima a fondo con l'aiuto di due investigatori. 

Mette abilmente in scena una serie di capitoletti brevissimi che si rincorrono l'uno dietro l'altro, come le inquadrature di un film mozzafiato. 

LA LUCE  In questo modo i fatti, per molti già noti, vengono riproposti sotto una luce nuova e irresistibile, offrendo risvolti sorprendenti, come quando rivelano per esempio il vero motivo vero di un verso o di una delle tante canzoni dei Beatles, o come quando mettono a nudo il non detto che attraversa l'amicizia e la rivalità, la collaborazione e la rottura dei Fab Four, che a ben guardare si divertirono a tradurre la loro stessa autobiografia in piccoli e grandi capolavori. 

IL TITOLO  Furbescamente, va detto, il titolo del libro riflette solo in parte il contenuto. L'inchiesta riguarda infatti non gli ultimi giorni, ma l'intera vita di John Lennon e dei Beatles.

 Con grande mestiere, Patterson intreccia di continuo la biografia della band che ha rivoluzionato la musica pop e il racconto dei deliri del fan psicolabile che adorava John Lennon e sognava di diventare come lui, di essere lui, e però lo odiava pure, da quando il suo idolo aveva osato paragonarsi a Gesù Cristo, e aveva tradito gli ideali che fingeva di professare, da pacifista militante rivoluzionario. 

Sulla base di testimonianze, a volte inedite come quelle di Paul Mc Cartney, l'amico e rivale e poi di nuovo amico che parla senza remore, a volte sorprendenti come quella dell'assistente personale, la dolce ventiduenne americana May Pang, che nel 1973 accetta la proposta ricevuta da Yoko Ono, in piena crisi coniugale di mettersi con Lennon e si trasferisce con lui a Los Angeles per un anno e mezzo, vengono fuori tutte le luci e le ombre dei Beatles: dagli anni scapestrati dei due orfani di Liverpool, patiti di Elvis Presley, e decisi a svoltare col rock ai primi passi dei musicisti che si ritrovano a suonare a Amburgo per sei ore di fila, senza sapere come. 

I VERTICI  Infine, i primissimi successi travolgenti che li lanciano nel giro di pochi anni ai vertici della musica pop, sino a esibirsi davanti alla famiglia reale a essere insigniti del titolo di baronetto, per ritrovarsi nell'empireo della fama planetaria come stelle di prima grandezza in grado di elettrizzare milioni di persone, di renderle felici, e perciò di illuderle e deluderle senza neanche un perché.