Specchio, 14 novembre 2021
Sfollati per catastrofi ambientali nel 2020: 30.686.574
La Convenzione sui rifugiati del 1951 protegge solo chi ha dovuto abbandonare la propria casa a causa di guerre e persecuzioni, eppure nel mondo sta crescendo in maniera esponenziale il numero di sfollati a causa degli eventi climatici. Inondazioni, siccità, uragani, incendi sono diventati il principale motivo per cui milioni di persone nel mondo sono costrette a spostarsi. Secondo l’Internal Displacement Monitoring Centre, tra il 2008 e il 2020 si sono registrati 9.600 eventi catastrofici che hanno provocato oltre 318 milioni di sfollati. Se diamo uno sguardo al grafico in alto è possibile vedere gli effetti del cambiamento climatico. Negli ultimi anni gli sfollati per disastri ambientali sono resciuti di numero rispetto all’andamento degli sfollati dovuti a conflitti armati. È aumentato anche il numero di eventi (secondo grafico). In particolare eventi un tempo poco frequenti come frane e incendi sono diventati molto più numerosi, così come le inondazioni (con meno sfollati ma molto più diffuse). Paradossalmente le nazioni a subire il maggior impatto da questi disastri sono quelle che hanno contribuito meno al riscaldamento globale. Per esempio nel 2020 troviamo inondazioni in Somalia, Kenya, Yemen, Bangladesh.