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 2021  novembre 14 Domenica calendario

Ripartono i treni dall’Italia alla Cina

Ripartono i treni merci tra l’Italia e la Cina. La società danese Dsv, terzo spedizioniere a livello mondiale con una forte presenza in Italia (1.200 dipendenti, 26 uffici, 14 siti logistici e 500mila metri quadrati di magazzino), dopo aver gestito negli ultimi tre mesi una serie di treni blocco diretti dalla Cina verso l’Italia lungo la relazione Jiaozhou (provincia dello Shandong)-Milano, sta ultimando la preparazione di ulteriori treni blocco tra l’Italia e la Cina, sempre in partenza da Milano, con l’obiettivo di spingere l’export italiano in Asia. Il treno blocco è un convoglio che trasporta 41 container da 40 piedi l’uno.
Dice Alfredo Gaio, amministratore delegato di Dsv Air & Sea Italy: «Lavoriamo per far partire, entro fine anno, uno o più treni blocco dall’Italia alla Cina. Tra i settori interessati a questo servizio c’è il made in Italy di successo: occhialeria, moda, mobili di lusso, prodotti meccanici. Il treno è la soluzione ideale anche per l’automotive e l’elettronica. In questa fase, il commercio sino-europeo è attraversato da una serie di disagi che ha come conseguenze capienza limitata, aumento dei prezzi, restrizioni e ritardi. Non c’è più certezza di costi né di tempi. Noi con il treno ci siamo impegnati a fornire ai nostri clienti un’alternativa valida e conveniente al trasporto marittimo, grazie a una maggiore velocità, oltre che un’opzione meno costosa rispetto al trasporto aereo». In questo momento, a fare la differenza è soprattutto la certezza dei tempi che il trasporto su ferro garantisce, sulla relazione Asia-Europa e viceversa, rispetto alle navi, che mai come in questi ultimi mesi stanno offrendo al mercato prestazioni scarse in termini di puntualità.
Tariffe a confronto
Dopo il rallentamento imposto dalla pandemia, torna dunque d’attualità l’idea di affermare una Via della seta ferroviaria che unisca l’Europa all’Asia. L’obiettivo è proporre agli esportatori un’alternativa credibile sia al cargo aereo, più rapido ma molto costoso, sia al trasporto marittimo, che resta comunque la modalità di spedizione prevalente. L’attuale valore di mercato via mare per spedire un container da 40 piedi sulla rotta Shanghai-Genova oscilla tra i 12mila e i 15mila dollari, con un transit time (tempo di percorrenza) di 40-45 giorni, ma con punte anche di 60 giorni. L’inverso, cioè la spedizione di un container da Genova a Shanghai, sempre via mare, va dai 1.500 ai 2.500 dollari. La differenza di prezzo è dovuta al fatto che, al momento, sono molto più richiesti i servizi di spedizione dall’Asia verso l’Italia che non viceversa. Con il treno invece, il valore di mercato per l’importazione dalla Cina è di 20-25mila dollari, con un tempo di percorrenza di 30-32 giorni (in genere i treni cinesi arrivano a Milano, Melzo o a Busto Arsizio), e in esportazione di 2.800/3mila dollari (sempre per un container da 40 piedi). Infine il cargo aereo: tariffe di 45mila dollari per un container in importazione e 12/13mila dollari in esportazione, con un transit time di 7/10 giorni.
In principio fu Mortara
Ora la sfida per gli spedizionieri è convincere anche le imprese italiane che vogliono esportare in Cina ad affidarsi al treno. In realtà, un primo treno tra Italia e Cina era già partito il 28 novembre 2017 dal polo logistico di Mortara (Pavia) in direzione Chengdu, nella provincia del Sichuan. Dopo aver attraversato l’Europa, passando dalla Polonia e poi dalla Russia, il treno giunse a destinazione il 17 dicembre. Quel primo convoglio, che all’epoca destò grande curiosità e interesse, trasportava merci italiane dirette in Cina: macchinari, mobili, prodotti in metallo, piastrelle e automobili. 
Da allora ci sono stati altri treni merci in viaggio tra Cina e Italia: quelli, per esempio, che organizza l’operatore intermodale tedesco Metrans tra Xian (Cina centrale) e Busto Arsizio. Avviato nel dicembre 2020 come test, riferisce il portale «supplychainitaly.it», il treno è stato regolarizzato già dal gennaio di quest’anno con la programmazione di una partenza a settimana e viaggia oggi a pieno carico in entrambe le direzioni. Dalla clientela è apprezzato per la sua puntualità. In particolare, partono per Xian via treno dall’Italia principalmente pneumatici, piastrelle, valvole idrauliche, mobili da cucina e parti di ricambio per navi. A marzo 2021 l’operatore logistico cinese Wuhan Asia-Europe Logistics Co. ha aperto una nuova rotta ferroviaria tra Wuhan, capoluogo dello Hubei e Milano. La società spiega che il servizio ferroviario merci Cina-Europa è rimasto un canale di trasporto affidabile tra i due continenti anche durante l’epidemia di Covid. Continua Gaio: «Il treno blocco di Dsv è un esempio di trasporto sicuro, affidabile, puntuale. Grazie al servizio Gps è possibile monitorare e tracciare il carico sette giorni su sette. Altro aspetto rilevante riguarda la sostenibilità: si tratta infatti di un treno a basse emissioni di CO2, che consente di trasportare merce con un impatto ambientale limitato».
C’è anche la Russia
Un’ulteriore opportunità di sviluppo per gli esportatori italiani è rappresentata dal nuovo treno intermodale tra Milano e Mosca (via Kaliningrad). Il servizio, in fase di lancio, è gestito dalla compagnia austriaca Öbb Rail Cargo in collaborazione con la russa Novik. La frequenza iniziale è un viaggio in andata e ritorno alla settimana, con tempo di transito di 10-12 giorni. Il servizio comprende soluzioni porta-a-porta che coprono anche le esigenze di stoccaggio e distribuzione delle merci. Utilizzando oltre mille container da 40 piedi di proprietà di Novik, si può trasportare tutti i tipi di merce, compresi i carichi pesanti.