Il Messaggero, 14 novembre 2021
L’Arabia apre al calcio femminile (con velo e pantaloni)
Il calcio donne si evolve, lotta per la parità di genere e compie passi in avanti. Dal 22 novembre l’Arabia Saudita darà il via al campionato di calcio femminile Saudi women’s football league. Ad annunciarlo è stata la Federcalcio di Riad sottolineando che il torneo segna un cambiamento importante per le donne saudite a cui solo nel 2018 è stato concesso di poter assistere allo stadio alle partite di calcio. Un segnale di apertura da parte del regno saudita che sta cercando di liberarsi dell’immagine di paese ultraconservatore, anche se le sportive saranno in campo con velo e pantaloni.
La competizione si svolgerà in due fasi, le squadre prima si sfideranno in tre leghe regionali a Riad, quelle qualificate giocheranno le finali all’inizio del 2022 a Jeddah. La creazione di questo campionato è un «momento importante» per la federazione, ha dichiarato il suo presidente, Yasser al-Misehal, e fa parte di un programma di sostegno al calcio femminile lanciato nel 2017.
Sotto la guida del principe ereditario Mohammed ben Salman, l’Arabia ha recentemente avviato un programma di riforme economiche e sociali che include anche un allentamento di alcuni divieti per le donne. I leader sauditi, criticati per le violazioni dei diritti umani del regno, utilizzano da diversi anni lo sport come leva diplomatica per migliorare l’immagine del Paese sulla scena internazionale. Lo scorso mese di agosto, la tedesca Monica Staab è stata nominata allenatrice della nazionale e il 2 novembre ha tenuto il primo allenamento, un giorno storico per il calcio femminile. La 62enne ha una grande esperienza nel Golfo, in precedenza ha guidato le squadre del Qatar. Era stata scelta per modellare la struttura calcistica in un progetto dedicato in Gambia, poi è arrivata la proposta da Riad. «Quando mi hanno chiamata dall’Arabia Saudita non ci credevo», ha scritto sul sito della Fifa.
Staab, che si occupa anche della formazione delle allenatrici, deve selezionare una squadra di 30 giocatrici tra le 700 tesserate, «tutte donne che studiano o lavorano, praticano lo sport per passione con enormi sacrifici». L’esordio internazionale è previsto a febbraio, contro le Maldive. Ma i progetti sono molto più ambiziosi: dal 18 novembre il lancio di una Lega femminile che si giocherà in tre città. «Quel che succede è incredibile, e non si crede se non lo si vede – ha dichiarato ancora Staab -: ragazze che portano con sé un’incredibile voglia di libertà e tanti sogni. In 10 anni vogliono andare al Mondiale, io dico calme, ci arriveremo. Stiamo lottando per questo».