Corriere della Sera, 14 novembre 2021
In morte di Mattew Festing
È morto Mattew Festing, 71 anni, di antichissima famiglia cattolica scozzese, ex 79° Gran Maestro dell’Ordine di Malta e protagonista di un caso senza precedenti: eletto a vita, come prevedono gli statuti, nel gennaio 2017 si dimise su esplicita richiesta di papa Francesco dopo una vera e propria crisi istituzionale.
Festing era a Malta dove si trovava per la professione religiosa di fra’ Francis Vassallo, ex governatore centrale della Banca centrale di Malta. Ha avuto un malore il 4 novembre ed è morto ieri. Festing venne eletto Gran Maestro l’11 marzo 2008 dopo essere diventato cavaliere professo (gli ordini religiosi perpetui) nel 1991 e aver ricoperto la carica di Gran Priore d’Inghilterra.
Il contrasto cominciò quando Festing sospese dall’incarico il Gran Cancelliere Albrecht Freiherr von Boeselager, di fatto il numero due dell’Ordine (lo è tuttora). Il Gran Maestro lo accusava di aver permesso al Malteser, l’organo caritativo dell’Ordine, di distribuire preservativi in zone di guerra ad alcune popolazioni in Africa e nel Myanmar. L’Ordine di Malta è un soggetto di diritto internazionale con rapporti diplomatici con più di 100 Stati (quindi con una sua autonomia giurisdizionale) ma è anche un ordine laicale della Chiesa cattolica dal 1113, sottoposto all’obbedienza al Papa e alle disposizioni dei dicasteri vaticani. Per Festing la distribuzione dei profilattici era in aperto contrasto con la dottrina cattolica. Von Boeselager sostenne che si trattava di una iniziativa circoscritta, di cui era all’oscuro, e che l’avrebbe bloccata subito. La faccenda arrivò sul tavolo di papa Francesco attraverso il cardinale patrono dell’Ordine, l’ultraconservatore Raymond Leo Burke, esponente di punta dell’ala meno favorevole a questo pontificato. Papa Francesco aveva suggerito un dialogo per appianare le divergenze ma Festing, richiamandosi proprio all’autonomia giurisdizionale dell’Ordine, aveva definitivamente sollevato von Boeselager dall’incarico. Due lettere a fine dicembre 2016 del cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, non bastarono ad appianare le divergenze («Sua Santità ha chiesto un dialogo sul modo in cui possano essere affrontati e risolti eventuali problemi ma non ha mai detto di cacciare nessuno»). Ma tutto era già precipitato perché papa Francesco aveva nominato una commissione e Festing aveva rifiutato ogni collaborazione sempre in virtù dell’autonomia. Il contrasto diventò insostenibile e il 24 gennaio 2017 il Papa convocò Festing sollecitando le sue dimissioni nel segno dell’obbedienza al Pontefice, come capo di un ordine religioso. Nel 2018 venne eletto Gran Maestro fra’ Giacomo dalla Torre di Sanguinetto, scomparso nel 2020. Ora l’Ordine è retto dal Luogotenente fra’ Marco Luzzago, da poco riconfermato da papa Francesco. L’elezione del nuovo Gran Maestro, non c’è ancora una data, avverrà dopo l’approvazione definitiva degli aggiornamenti statutari con le riforme sollecitate dal Pontefice.