Il Messaggero, 13 novembre 2021
I nuovi vicini di casa aspettano già Mattarella
«È lui, è proprio lui....», dicono alcuni inquilini dei palazzi lì intorno. E invece, no. Non è il presidente Mattarella l’uomo canuto che entra in una macchina grigia, seguita da un’auto di scorta, alle 16,15 su via Salaria all’angolo con Viale di Villa Grazioli, zona Parioli che da una parte tende al Pinciano e dall’altra va verso il quartiere Trieste. Non è Mattarella quel dignitario che alcuni credono di vedere perché ieri, a quell’ora, il presidente era a Torino per i suoi impegni istituzionali. Ma in questo spicchio di Roma, signorile anche se molti si lamentano («Troppe feci dei cani sui marciapiedi»), aspettano il presidente che da febbraio se non verrà rieletto, ma lui continua a dire che non vuole, abiterà non in zona Piazza Verdi ma poco distante da quella zona. Basta oltrepassare l’incrocio tra Viale Liegi e Via Salaria, poi in direzione Villa Ada girare a sinistra ed ecco Viale di Villa Grazioli, la strada breve e bella che scendendo porta a via Lisbona. All’imbocco, da sopra, di Viale di Villa Grazioli un grande condominio è quello dove andrà a vivere il presidente una volta che sarà emerito. «Lo aspettiamo con gioia. Una persona così squisita come Mattarella non potrà che renderci orgogliosi di abitare vicino a lui», dicono diversi residenti. E un’anziana, la signora Elisa, che ha portato la nipotina a giocare in uno dei due giardini di questa strada osserva: «Qui si troverà bene il presidente, qualcuno dice che le auto di scorta porteranno caos ma non credo affatto che Mattarella sia un tipo invadente». Nessuno dei passanti è sicuro che verrà ad abitare proprio qui. «Ah, davvero? Non lo sapevo ma ben venga», dicono i più. Qualche portiere sa di più ma non vuole dire e un po’ però dice: «Lo vede quel palazzo, lì dentro stanno facendo i lavori...». I lavori di ristrutturazione post-presidenziali.
OCCHIO AI PINILa casa è in affitto. Come quella che aveva, ai piedi del Quirinale, prima di diventare Capo dello Stato. Questa è di 120 metri quadri in un palazzo signorile, salone luminoso, cucina, due bagni, tre camere da letto. Soprattutto, ha la qualità di trovarsi non distante da dove abita la figlia del presidente, Laura, e anche il fratello Nino vive nelle vicinanze, a Piazza Verdi. E se vorrà farsi una passeggiata il Mattarella tornato privato cittadino, ma molto speciale, potrà agevolmente scegliere tra Villa Borghese, Villa Ada (sfiorando la casa dove abitava Ciampi in via Adige) o il parchetto di Via Panama. In Viale di Villa Grazioli non ci sono negozi – «Solo studi di avvocati, e pure troppi», si lamentano in questa strada che pure è piuttosto tranquilla – e l’edicola è aperta solo al mattino. Dietro l’angolo con via Salaria, un salumeria di pregio, che è lì dagli anni 30, è pronta ad accogliere Mattarella: «Speriamo di vederlo spesso. Anche se non sembra un grande mangiatore». Un paio di volte ha visto la casa il presidente. Sempre accompagnato dalla figlia, che segue i lavori di ristrutturazione. Particolarmente importanti saranno le librerie. Nei giardinetti sottostanti ci sono le panchine. Starà talvolta seduto su quelle, da grande ex? «Non credo proprio – assicura uno dei prossimi vicini di casa – perché non sembra un il tipo che diventa un pensionato da parchetto. È un giurista e chissà quanti saggi scriverà o quante persone lo chiameranno per chiedergli pareri su tutto...». Da senatore a vita, si recherà a Palazzo Giustiniani da Viale di Villa Grazioli. «Ogni tanto cade un pino, speriamo non schiacci la sua auto», esagera una colf di passaggio. Ma per ora, Mattarella gli scatoloni, per scendere da lassù sul Colle a quaggiù in questa bella strada, ancora non li ha preparati.