Corriere della Sera, 12 novembre 2021
Breve biografia di Giovanni Leone
Il democristiano Giovanni Leone divenne capo dello Stato nel dicembre 1971. La sua elezione fu il segnale di una svolta moderata: lo candidò una maggioranza neocentrista a cui si aggiunsero i voti del Msi. Nato a Napoli nel 1908, giurista e avvocato di grido, Leone fu eletto presidente della Camera nel 1955 e lo rimase fino al 1963, quando fu chiamato alla presidenza del Consiglio. I suoi due governi (il secondo fu nel 1968) erano monocolori democristiani: furono definiti «balneari», perché formati in estate e di breve durata. La presidenza di Leone fu segnata dagli eventi del terrorismo e destabilizzata dal sospetto di un suo coinvolgimento nello scandalo Lockheed. Venne preso di mira dall’«Espresso» e dalla giornalista Camilla Cederna, che gli dedicò un libro polemico, con una campagna che indusse il Pci a chiederne le dimissioni. Leone cedette e lasciò il Quirinale il 15 giugno 1978, circa sei mesi prima della scadenza. Morì nel 2001, dopo che era stata riconosciuta la sua correttezza.