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 2021  novembre 12 Venerdì calendario

Miguel Bosé dice che i suoi genitori erano dei mostri

Dopo Will Smith, che nell’autobiografia Me (La Nave di Teseo) ha confessato di aver avuto la tentazione, poi ricacciata, di uccidere il padre violento, è ora Miguel Bosé a regolare i conti con i genitori defunti attraverso le pagine di un libro. «Mio padre e mia madre erano dei mostri», va giù duro il cantante, 65 anni, «il mio problema da giovane è stato sopravvivere proprio a loro che causavano tanta ombra ed eclisse».
LA STORIA
Bosè è nato dal burrascoso matrimonio durato 13 anni tra due personaggi di successo del secolo scorso: il torero spagnolo Luis Dominguin e l’attrice milanese, ex Miss Italia, Lucia Bosé. Ora che i genitori non ci sono più (lui è morto nel lontano 1996, la moglie l’anno scorso per Covid), Bosè ha messo nero su bianco incubi giovanili, aneddoti-choc e risentimenti evidentemente irrisolti in El hijo del Capitan Trueno – Il figlio di Capitan Tuono, l’esplosivo memoir attualmente in uscita in Spagna. Dove le anticipazioni già filtrate e le ultime dichiarazioni dell’autore alla stampa hanno destato, c’era da aspettarselo, un grande scalpore.
LA STORIA
Al centro del libro, che ripercorre l’infanzia e la giovinezza di Miguelito destinato a diventare la popstar Miguel, c’è il tempestoso rapporto con il padre. Un legame profondo intessuto di amore e odio, ammirazione e conflitti. Dominguin, torero invincibile e simbolo di machismo, sciupafemmine inguaribile e traditore seriale della povera Lucia, era terrorizzato dall’eventualità che il figlio potesse diventare omosessuale. E tutto perché gli era stato riferito che il ragazzo dedicava molto tempo alla lettura. «Mia madre gli chiese quale fosse il problema del fatto che io amassi i libri», racconta il cantante. Il torero esclamò: «Il bimbo sarà gay, Lucia! Di sicuro!».
IL SUCCESSO
Chissà cosa avrebbe detto il maschio alfa Luis se avesse seguito il figlio nel corso degli anni: all’inizio della carriera era un sex symbol celebratissimo e idolo di milioni di ragazzine, poi si è dichiarato bisessuale, addirittura trisessuale e ha vissuto per 26 anni con lo scultore Nacho Palau. E qualche anno fa, grazie a due gravidanze surrogate, è diventato padre di due coppie di gemelli, Diego e Tadeo (oggi 11) e Ivo e Telmo (10) che l’ex compagno, dopo la rottura, ha provato a contendergli in tribunale attraverso una causa milionaria.
Invece in passato tra una corrida e l’altra, tra un tradimento e una riconciliazione con la moglie, Luis aveva sperato che Miguel seguisse il suo esempio: «Voleva che fossi un uomo come Dio comanda: un macho, un cacciatore, un donnaiolo», ha spiegato il cantante, «ma io avevo un carattere più sensibile».
I CONTI
Tuttavia Bosè afferma di aver chiuso i conti con il padre: «L’ho perdonato», assicura. Con la madre, donna di straordinaria bellezza che anche dopo il divorzio dal torero era rimasta a vivere in Spagna, il rapporto è sempre stato simbiotico. Fin dall’inizio Lucia è stata la fan numero uno del figlio, pronta a sgolarsi in prima fila a tutti i suoi concerti. Ha difeso senza riserve le sue scelte e lo ha aiutato a crescere i figli, al punto che qualche anno fa si era trasferita a vivere a Panama con Miguel e i bambini, in modo da mandare avanti la famiglia anche quando il cantante era in tournée in giro per il mondo.
E anche nell’educazione dei gemelli, l’ombra di Dominguin è sempre stata incombente: «Come padre non gli somiglio affatto. Lui non c’era mai», ha raccontato Bosè, «quando andava a fare le corride in America, stavo 8 mesi senza vederlo. Io, invece, per i bambini ci sono e ci sarò sempre».