Paola Caruso per www.corriere.it, 11 novembre 2021
"I MIEI GENITORI ERANO DEI MOSTRI" - MIGUEL BOSÉ DISTRUGGE LA SUA FAMIGLIA ALLA PRESENTAZIONE DELLA SUA AUTOBIOGRAFIA: "MIO PADRE VOLEVA CHE FOSSI UN UOMO COME DIO COMANDA: UN MACHO, UN CACCIATORE, UN DONNAIOLO. IO ERO DI CARATTERE PIÙ LOMBARDO, PIÙ SENSIBILE. ERA PREOCCUPATO DALLA POSSIBILITÀ CHE FOSSI GAY, DOPO CHE GLI ERA STATO RIFERITO CHE AMAVO DEDICARE MOLTO TEMPO ALLA LETTURA…" (NON SARA' STATA LA LETTURA, MA IL PADRE CI HA VISTO GIUSTO: MIGUEL BOSE' HA FATTO COMING OUT NEL 2013) -
Sono parole forti quelle del cantante Miguel Bosé, 65 anni, che parla in terza persona (di se stesso) di quando era piccolo, in riferimento al tumultuoso rapporto con i suoi defunti genitori, il torero Luis Miguel Dominguin e l’attrice italiana Lucia Bosé che è scomparsa lo scorso anno a causa del Covid. «Il problema che aveva Miguelito — dice — era quello di sopravvivere tutti i giorni a quei due mostri che così tanta ombra ed eclisse causavano».
Affermazioni scioccanti, espresse dal cantante in un incontro con media, alla presentazione in Spagna della sua biografia El hijo del Capitan Trueno (Espasa) Il figlio di Capitan Tuono: un libro di memorie con il quale l’artista rievoca diversi momenti della sua infanzia e gioventù, segnate dalle contraddizioni che sentiva di vivere con il padre e la madre, due figure di successo che suscitavano in lui anche «grande ammirazione».
Nella copertina del libro, infatti, c’è una sua immagine da giovane, giovanissimo, degli Anni 80, con in testa un cappello da torero come quello usato durante le corride dal padre, amato e odiato, deceduto nel 1996.
«MIO PADRE VOLEVA CHE FOSSI MACHO» In particolare, Bosé ha raccontato le difficoltà create nel rapporto con il padre. In un passaggio dell’autobiografia, ad esempio, il cantante racconta che Dominguin era preoccupato dalla possibilità che il figlio fosse gay, dopo che gli era stato riferito che Miguel amava dedicare molto tempo alla lettura.
«Mia madre gli chiese quale fosse il problema del fatto che io leggessi molto. “Che il bimbo sarà gay, Lucia! Di sicuro!”», racconta il cantante. «Mio padre voleva che fossi un uomo come Dio comanda: un “macho”, un cacciatore, un donnaiolo», ha affermato Bosé all’Efe. «Io ero di carattere più lombardo, più sensibile», ha commentato. Poi, le cose sono cambiate: «L’ho perdonato».
LE TESI NEGAZIONISTE Il cantante ha anche detto di non voler parlare delle sue precedenti dichiarazioni sulla pandemia. Negli ultimi mesi, infatti, ha rilasciato diverse dichiarazioni negazioniste sul coronavirus (per questo motivo è stato anche bannato da Twitter). Nonostante il virus sia stata la causa di morte della madre. Le tesi negazioniste di Bosé hanno fatto scalpore in tutto il mondo e sono state oggetto anche di satira. A imitarlo, facendone la parodia, Maurizio Crozza nel suo programma «Fratelli di Crozza». Nei panni di Bosé il comico diceva: «Son diventato negazionista perché ho smesso con la droga».