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 2021  novembre 11 Giovedì calendario

Periscopio

Se il Carroccio non fosse capace di rinnovarsi, e rimanesse fuori dal tradizionale recinto europeo e dal mainstream internazionale, potrebbe diventare una moneta fuori corso. Francesco Verderami. Corsera.

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Giuseppe Conte era indicato come il nuovo dc ma non ha però fatto il democristiano, doveva avere il coraggio di rompere con Grillo, andare in mare aperto e fare un partito suo. Tanto romperanno lo stesso. Qui in Campania Conte andava in paesi con eventi da mille persone, poi magari ha preso 50 voti. Clemente Mastella, sindaco di Benevento. (Alessandra Ricciardi). ItaliaOggi.
La differenza tra Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti non è superiore a quella che divideva Aldo Moro da Flaminio Piccoli. Il primo realizzò l’apertura ai comunisti fortemente osteggiata dal secondo. Ma nessuno pensò mai a una scissione: la forza della Dc stava nella capacità di tenere insieme idee e interessi anche molto diversi tra loro. Così oggi è impensabile una scissione nella Lega. Giorgetti è il doroteo e non ha mai messo in dubbio la leadership di Salvini. Non ha mai avuto aspirazioni di comando, ma è stato una spalla preziosissima per tutti i leader. Era con Bossi quando il Senatùr nel 2012 tentò di fare terra bruciata intorno a Maroni proibendogli di parlare nelle sedi di partito. Bruno Vespa. QN.

Al Demanio, che è motore del PNNR, Gentiloni, grazie alla coppia d’oro Draghi-Giavazzi è riuscito a piazzare addirittura sua cognata Alessandra Dal Verme. Una nomina denunciata in più interrogazioni parlamentari perché in pieno conflitto d’interesse per il grado di parentela tra un Commissario europeo e un dirigente che deve istruire i progetti per accedere ai fondi. Ma c’è di più. Tra le prime decisioni della Dal Verme, c’è quella di rimuovere due dirigenti chiave dell’Agenzia, quello della Regione Lazio Giuseppe Pisciotta e quello di Roma Capitale Antonio Fichy proprio coloro che avrebbero dovuto gestire i 20 milioni di euro e di beni confiscati a Luigi Lusi, tesoriere della Margherita di cui Gentiloni è stato non solo fondatore ma anche percettore, secondo Lusi, in piena legittimità, di circa 200 mila euro di spese per la campagna elettorale. Luigi Bisignani, Il Tempo.
Gli occhi da pazzo di Mussolini, gli occhialetti di Lev Trotskij, il berretto da studente nichilista di Lenin, il monocolo di D’Annunzio incantavano le folle. Erano l’idea era che si dovesse far piazza pulita di tutto. E così fu. Diego Gabutti. ItaliaOggi.it.

Mentre si alza la quarta ondata del virus, la Gran Bretagna è la prima ad autorizzare la pillola capace di farlo impazzire: il molnupiravir, con quel nome da elfo di Tolkien. E, come è stato per i vaccini, anche qui ci sarà chi storcerà il naso: «Perché la cura non l’hanno trovata prima?». «Siamo sicuri che sia sicura? L’idraulico del mio farmacista mi ha segnalato un sito dove spiegano che la pillola contiene un microchip e fa pure venire i calli». Massimo Gramellini, Corsera.
L’articolo 17 della Costituzione, quello che giustamente tutela la libertà di riunione, prevede che delle riunioni in luogo pubblico debba essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle «per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica». Torno a ripeterlo: chi decidesse di vietare i cortei No Pass non violerebbe la Costituzione; la applicherebbe. Aldo Cazzullo. Corsera.

Dal 2002 al 2019, guardando sempre i tassi di natalità, abbiamo perso circa 900 mila nuovi cittadini italiani, il numero è stato compensato dagli immigrati solo per 500mila unità. Mancano all’appello quasi 400mila lavoratori. Si possono pensare uscite anticipate solo per i lavori usuranti. Francesco Seghezzi, successore di Marco Biagi all’Adpt (Alessandra Ricciardi), ItaliaOggi.
Una ragione di rifiuto del voto, potrebbe consistere nella sclerosi dei partiti oggi in campo, tutti votati al contro, in quanto incapaci di definire un progetto per il futuro: cioè un insieme di proposte tra loro coerenti capaci di disegnare la società che quel certo partito intende realizzare. Anche il fallimento della protesta populista grillina potrebbe avere accentuato la disaffezione rispetto al voto. Domenico Cacopardo. ItaliaOggi.
Su Youtube c’è un filmato che mostra i circa 400 jet, che sono piombati sull’aeroporto di Glasgow da ogni parte del mondo per la Cop26 sul clima. Ciò documenta una delle tante contraddizioni che hanno caratterizzato il vertice indetto dall’Onu per contrastare il riscaldamento globale, riducendo le emissioni di CO2. Si dà il caso infatti che gli aerei, consumando molta benzina, sono i mezzi di trasporto più inquinanti. E la loro concentrazione su Glasgow, dove sono arrivati e partiti gli aerei dei rappresentanti politici di 196 paesi, oltre a quelli dei vip privati invitati, primo fra tutti il patron di Amazon, Jeff Bezos, non ha certo contribuito alla lotta contro l’inquinamento. Tino Oldani. ItaliaOggi.

Mentre le scoperte si moltiplicavano e cresceva l’attenzione del pubblico mondiale, attorno alla mummia dell’uomo delle nevi nacque anche una piccola guerra diplomatica tra Bolzano e i “cugini” di Vienna. Niente frecce e sassate, solo vertici e note diplomatiche. Alla fine Ötzi venne strappato all’Austria, perché si stabilì che il ritrovamento era avvenuto (questione di metri) in territorio italiano. Fu così che la mummia nel 1998 prese casa al Museo archeologico dell’Alto Adige, di Bolzano, dove vive, per così dire, in una sala frigorifera piastrellata da mattonelle di ghiaccio e rischiarata da una luce azzurrina molto discreta. La temperatura è 6 gradi sotto lo zero, l’umidità al 99,6%, il corpo è ricoperto da una patina costante di 4 millimetri di crosta gelata. Senza queste condizioni, i resti si sfalderebbero in pochissimo tempo. Ogni anno vanno a trovarlo 300mila visitatori. Maurizio Pilotti, Libertà.
I ricordi: galleggiano nelle nostre menti e siamo noi a organizzarli, a dare loro una forma, per questo la memoria non è affidabile: non rispecchia la realtà come è stata. Werner Herzog, regista di Fitzcarraldo (Gabriele Romagnoli). La Stampa.

Per ma la domenica è il check della settimana con la famiglia, se non lavoro con il calcio. Ho due ragazze adolescenti... ma vogliono stare con i fidanzati e non più con me! Germano Lanzoni, comico (Gabriella Mancini). Corsera.
Mamma lavorava alle Poste a Verona. Tornando a casa, passava per piazza dei Signori. Al Caffè Dante erano sempre seduti mio padre e mio nonno. Piaceva a entrambi. Ovviamente la sposò papà, nel 1925. Vittorio Nalin, imprenditore alberghiero. Stefano Lorenzetto. L’Arena.
Volete conoscere una donna? Guardatela, studiatela, ma non interrogatela. Roberto Gervaso.