Corriere della Sera, 10 novembre 2021
New York riapre ma è più stanca e meno sicura
L’America ha riaperto, i turisti italiani tornano. La trovano cambiata? Più di quanto ci si poteva aspettare in venti mesi. C’entra il Covid ma non solo: dalle anomalie della ripresa economica (cresce l’inflazione, mancano lavoratori essenziali) all’aumento della criminalità.E ancora dalle nuove attrazioni turistiche di New York alla fine della luna di miele con Joe Biden, le sorprese sono tante per i turisti europei che da lunedì sono riammessi, purché vaccinati e con tampone.
La compagnia aerea Delta ha visto aumentare del 450% le prenotazioni da quando l’Amministrazione Biden ha annunciato la levata delle restrizioni. È previsto il tutto esaurito a New York, in Florida, in California, a Natale e Capodanno. Ci sarà un crescendo di visitatori italiani per recuperare una lunga assenza forzata. Un primo avvertimento viene dalle linee aeree: prevedono file ancora più lunghe all’arrivo negli aeroporti, per la dogana. Tra le altre cause, anche tra gli organici della polizia di frontiera ci sono buchi creati dai no vax, in una fase in cui l’autorità federale obbliga alla vaccinazione i suoi dipendenti.
Lo shock del carovita è garantito nelle destinazioni turistiche come New York, Los Angeles, San Francisco. Quasi tutto costa di più, spesso molto di più. Il tasso ufficiale d’inflazione al 5,4% è inadeguato a fotografare la situazione in alcuni settori come i ristoranti. E rassegnatevi se la qualità del servizio non è all’altezza della «mancia obbligatoria» (almeno il 15%). «Ripresa con penurie» definisce lo stato dell’economia: in testa c’è la scarsità di manodopera. Colpisce i lavori disagiati, con meno prestigio sociale e remunerazioni basse. Ha ricadute sulla vita di tutti i giorni. Mancano camionisti, fattorini delle consegne, camerieri, poliziotti, cassiere e commesse, infermiere, insegnanti di scuole materne e asili nido. Nei settori in sofferenza i datori di lavoro devono pagare di più e pretendere di meno, è la legge del mercato. Dopo decenni di pace sociale (o quasi) si segnalano scioperi, a conferma che i rapporti di forze sono cambiati in favore dei dipendenti. È difficile conciliare i numeri di un’economia schizofrenica: ancora ci sono quattro milioni di disoccupati in più rispetto all’economia pre-Covid; molti però non cercano un posto, se significa tornare a fare gli stessi lavori pesanti e sottopagati; possono permettersi di aspettare anche per la generosità dei sussidi che fino a due mesi fa arrivavano dal Tesoro federale e dalle finanze locali. Rispetto a marzo 2020 i risparmi degli americani sono aumentati di 2.300 miliardi di dollari, la giacenza media sui conti correnti è più alta del 50%.
Tra quelli che non tornano a lavorare – non in ufficio, per la precisione – c’è una fascia privilegiata: gli innamorati dello smart working, a cui il periodo del lockdown ha fatto abbracciare uno stile di vita diverso. Wall Street, Downtown Manhattan, così come il centro direzionale di San Francisco, non hanno recuperato tutta la popolazione residente di venti mesi fa.
La Grande Mela
Aspetta con ansia di essere invasa: cercherà di risolvere con fantasia e flessibilità i problemi legati ai controlli
Penurie, ingorghi e strozzature nella logistica globale o nelle infrastrutture americane, potrebbero rendere questo Paese meno fedele alla sua reputazione di Bengodi del consumismo: via via che si avvicina il Natale la grande distribuzione teme ritardi nell’arrivo dei container di merci con cui riempire gli scaffali in vista dei grandi assalti.
Ai visitatori in arrivo dall’Europa, New York sembrerà scivolata un po’ più verso il caos. Un vero newyorchese non si accontenta del verde per attraversare sulle strisce pedonali, prima guarda a destra e a sinistra per l’inevitabile ciclista o motorino in contromano col rosso. Il rispetto di regole «minori» è diventato un optional anche perché la polizia si volta dall’altra parte. Un agente in divisa che osi arrestare qualcuno – soprattutto se appartenente a una minoranza etnica – viene circondato da smartphone in modalità video, pronti ad accusarlo. Il disordine del traffico newyorchese è la manifestazione più bonaria e innocua di altri cambiamenti. Per gli italiani assenti dal marzo 2020: questa è l’America post-post-Floyd. In venti mesi ha vissuto rivoluzione e contro-rivoluzione. Il movimento antirazzista Black Lives Matter egemonizzato dalle frange radicali ha ottenuto che molte città tagliassero i fondi alla polizia. I sindaci democratici Bill de Blasio (New York) ed Eric Garcetti (Los Angeles) hanno seguito l’onda, come quelli di Minneapolis e Portland, Oregon. L’aumento del 30% degli omicidi nel 2020 ha segnato il balzo più grave dagli anni Sessanta. Le dimissioni dai corpi di polizia delegittimati dalle accuse di razzismo continuano a ridurre gli organici. La contro-reazione successiva è partita dai quartieri poveri, dagli afroamericani vittime del crimine violento: le zone popolari di Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island hanno plebiscitato come nuovo sindaco di New York un ex capitano di polizia, Eric Adams. L’apertura delle frontiere segue di una settimana la sua elezione, è presto per dire se manterrà le promesse sulla sicurezza. Il degrado non si limita alla delinquenza. New York vede crescere la spazzatura, anche la nettezza urbana subisce il doppio impatto dei no vax e della «grande dimissione» dalle mansioni meno appetibili. Insieme a Los Angeles e San Francisco, la Grande Mela continua a vantare il record nazionale dei senzatetto, un mondo che sembra rimasto ai margini della distribuzione di denaro pubblico.
Nella psiche nazionale non c’è quell’euforia da scampato pericolo, e da boom economico, che vorrebbero le statistiche. Gli ultimi turisti italiani lasciarono l’America con un Donald Trump in difficoltà – non solo per la gestione della pandemia – e avviato verso la sconfitta. I primi a tornare trovano un Biden a picco nei sondaggi e reduce da una sconfitta: i democratici hanno perso quota in molte elezioni locali. Due cicli politici consumati in venti mesi. I democratici sperano di rimontare grazie alle manovre di spesa pubblica, il piano d’investimenti in infrastrutture appena varato, e quello in cantiere che vuol dare all’America un Welfare quasi europeo. Hanno un anno per invertire la tendenza prima delle elezioni legislative.
New York accoglie il turismo europeo con novità anche seducenti. Gli italiani non fecero in tempo a vedere l’inaugurazione dello Edge, terrazza panoramica con vista sulla metropoli, in vetta agli Hudson Yards. E lì sotto, sul lungofiume, Little Island at Pier 55, giardino pensile sull’acqua. La Grande Mela aspettava con ansia di essere invasa, vorrà risolvere con fantasia e flessibilità i piccoli problemi pratici come la differenza tra green pass europeo e certificato di vaccinazione locale, richiesto per l’accesso a molti luoghi pubblici, come i musical di Broadway. Anche su questi controlli i visitatori saranno alle prese con due nazioni diverse: dalla Florida alle Montagne Rocciose, dominano tolleranza o lassismo. Portare la mascherina in certi Stati repubblicani può perfino attirarvi ostilità. Le due Americhe sono altrettanto distanti di come le avevate lasciate.