Malvaldi, è davvero possibile tenere insieme scienza e pallone?
«Quando l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, dice ‘Il calcio è una cosa semplice, si dà la palla al più forte e ci pensa lui’ non dice in che modo fargliela arrivare, né come impedire al più forte dell’altra squadra di riceverla».
E i numeri possono dircelo, invece?
«Nel calcio sentiamo spesso parlare di statistica e algoritmi come fossero roba da stregoni. ma i numeri bisogna saperli leggere. Lo scopo del nostro saggio è far conoscere al lettore i problemi legati all’analisi dei big data. A una enorme quantità di dati si può far dire tutto e il contrario di tutto, ma ci sono modi leciti e sensati di interpretarli e modi che sembrano sensati ma invece sono idioti. In questo il calcio è un meraviglioso laboratorio, una fabbrica a cielo aperto».
E come la mettiamo con il fascino dell’imprevedibile? Il calcio come paradigma della vita?
«Nel calcio gli eventi decisivi, irreversibili, sono pochi: i gol.
Esattamente come nell’esistenza di ognuno di noi: matrimoni, nascite, malattie, morti. Ma guardando solo quelli non è possibile capire e stabilire la forza di una squadra o di un giocatore, come non si giudica la vita di una persona solo da quanti figli ha o da quanto guadagna. Nel basket o nel tennis quasi sempre vince il più forte: nel calcio, come nella vita, non è affatto detto».
Nel libro lei cita Juventus-Benevento della scorsa stagione.
Secondo i dati di Playerank la Juve ha creato 2,31 expected goals, il Benevento solo 0,25 ma ha vinto 1-0. I numeri non spiegano sempre come va a finire.
«Non credo che si debba usare l’analisi del calcio per giocare meglio, ma per capire meglio gli strumenti statistici che utilizziamo per comprenderne la complessità. Se funzionano sul calcio, che è un gioco estremamente complesso, magari funzionano molto bene per tante altre situazioni».
Sentiamo allora: chi è il miglior portiere della Serie A?
«Considerando che per valutare un giocatore si prendono in considerazione almeno due stagioni, senza dubbio il migliore è Musso. E non sottovalutate Milinkovic del Toro, è poco appariscente e non ci si rende conto di quante volte riesca a impedire che gli avversari tirino in porta. Un portiere non si giudica solo dalle parate».
E il miglior giocatore della Serie A italiana?
«Non ho dubbi, Tonali».
Chi vince lo scudetto?
«Questo non lo so».
E se Maradona è meglio di Pelè, chi è migliore tra Messi e Cristiano Ronaldo?
«Qualunque variabile si prenda in considerazione, qualunque analisi si faccia, il risultato è sempre lo stesso: Messi è il migliore».