la Repubblica, 10 novembre 2021
Le tonache in tv sono una benedizione
Umani, fascinosi, paterni, dotati di intuito formidabile e atletici come il don Matteo di Terence Hill: i sacerdoti in tv sono sempre stati grandi protagonisti. Meglio se detective: sembra indispensabile che oltre a indagare l’animo umano debbano affiancare gli investigatori. Dal 14 dicembre arriva su Tv 2000Canonico, la serie con Michele La Ginestra che è un po’ l’anti Don Matteo : non indaga, non sfreccia in bicicletta, si occupa semplicemente – e non è poco – dei suoi parrocchiani. Intanto su Rai 1 Terence Hill lascerà il posto a Raoul Bova, la saga continua.
Che il pubblico abbia voglia di essere confortato lo dimostra da sempre il successo delle fiction, che una volta si chiamavano sceneggiati, in cui uomini di Chiesa provano a costruire un mondo migliore. Trionfavano i valori nel successo I ragazzi di padre Tobia di Italo Alfaro (ideata da Mario Casacci e Alberto Ciambricco, gli stessi del Tenente Sheridan ) e Silvano Balzola (sceneggiatore). Trasmessa tra il 1968 e il 1973, raccontava le avventure di padre Tobia (Silvano Tranquilli) che insieme al suo sacrestano Giacinto (Franco Angrisano) si occupava del gruppo di scout della parrocchia. Grande successo, tutti in coro a cantare la sigla Chi trova un amico trova un tesoro. Ancora tv in bianco e nero con Renato Rascel protagonista de I racconti di padre Browndi Vittorio Cottafavi, dagli omonimi racconti di Gilbert Keith Chesterton, anno 1970. Tra gli altri interpreti c’erano due giganti, Arnoldo Foà e Paolo Bonacelli. Primo sacerdote detective, amatissimo dal pubblico (21 milioni di spettatori), padre Brown riporta sulla retta via il ladro Flambeau (Foà), che diventa il suo braccio destro. Nel 2013 la Bbc riporta in tv Padre Brown con la serie interpretata da Mark Williams, che indaga a Kembleford, villaggio (inventato) delle Cotswolds che è peggio del Bronx, vista la quantità di delitti. Nel gioco delle parti la polizia arresta il sospettato grazie alle intuizioni del sacerdote che poi cerca di redimerlo. Sempre made in Great Britain è Grantchester, basata sui romanzi The Grantchester mysteries di James Runcie. In Italia ha debuttato nel 2015 su Giallo e grazie al fascinosissimo protagonista James Norton, nei panni del giovane reverendo Sidney Chambers, ha conquistato grandi fan. Tra un’indagine e l’altra, mentre collabora con l’ispettore Geordie Keating, Chambers flirta con l’amica Amanda Kendall. Un amore tormentato.
Fu invece passionale, e si gridò allo scandalo, per quello di Uccelli di rovo dal libro di Colleen McCullough, con il sacerdote formato tv più famoso, padre Ralph di Bracassart, che nel 1983 trasforma Richard Chamberlain (ex baccalà dottor Kildare) in sex symbol. Resiste, cede al fascino di Maggie (Rachel Ward), da cui ha un figlio. Cardinale Casanova su cui furono scritte milioni di pagine, realtà ben diversa. Chamberlain nel 2003, a 69 anni, dichiarò la propria omosessualità nella biografia Shattered love ( Amore infranto ) in cui spiegò come si fosse sentito obbligato a nascondere le proprie inclinazioni per la carriera. Se la fede latita nella realtà, in tv è incrollabile. In un mondo di uomini di Chiesa, una suora scardina le regole. Suor Angela da dieci anni accoglie pecorelle smarrite in Che Dio ci aiuti su Rai 1. Ex carcerata che ha cambiato vita, la sorella interpretata da Elena Sofia Ricci non fa una piega neanche davanti alle storie più aggrovigliate, al limite della fantascienza; anche lei indaga nell’animo umano, e non giudica mai. Confessa all’ispettore Ferrari (Massimo Poggio) il proprio passato e ottiene il perdono, che è bello quando è reciproco.