Gazzetta dello Sport, 8 novembre 2021
Dear Giorgio, Conte dice che Draghi non è fungibile. Detesta il sottobosco verso il Colle. Ciao Massimo Lodi • Caro Giorgio, il governatore, Roberto Occhiuto, di Forza Italia, ha varato la nuova giunta della Calabria
Dear Giorgio, Conte dice che Draghi non è fungibile. Detesta il sottobosco verso il Colle. Ciao
Massimo Lodi •
Caro Giorgio, il governatore, Roberto Occhiuto, di Forza Italia, ha varato la nuova giunta della Calabria. Tre assessori (Gallo, Princi e Varì) sono espressione di Forza Italia, due (Pietropaolo e Orsomarso) di Fdi, uno (Minasi) della Lega, per cui Salvini ha chiesto e ottenuto la presidenza del consiglio regionale. Il nuovo (?) governo è una fotografia, imbarazzante, del degrado morale della Calabria. I trionfatori assoluti sono i due notabili di Cosenza e provincia, Gianluca Gallo e Fausto Orsomarso, che sono stati confermati nelle stesse deleghe (Agricoltura e Turismo), che avevano con la sfortunata Jole Santelli, scomparsa un anno fa. Grazie a questi assessorati (finanziamenti e incarichi ad amici, compari e clienti) Gallo e Orsomarso hanno fatto il pieno di voti. Il governatore sarà “commissario ad acta” della Sanità, ereditando una situazione disastrosa: dopo 12 anni di commissari inadeguati (eufemismo), trova un disavanzo di 113 milioni di euro, livelli di assistenza sotto la soglia e la continua migrazione dei malati verso il Nord. Occhiuto ha imbarcato in giunta i personaggi imposti dai partiti via mail o whatsapp. Come si diceva, nella prima Repubblica, quando la Rai veniva lottizzata con il manuale Cencelli, speriamo, per i calabresi, che tra i promossi ce ne sia almeno uno bravo.
Pietro Mancini •
Buon pomeriggio. Si potranno fare le pulci alle pulci? Io ci provo. Lorenzetto sbaglia a correggere Gaggi. O meglio fa bene a dire che non capisce l’avversativa. Non la capisce perché non sa (o non ricorda) che la riforma chiesta di questi tempi alle forze di polizia negli Stati Uniti è tutto il contrario del Law and Order, ma punta alla trasformazione e alla riduzione dei finanziamenti. Certo è che chi non conosce la materia è sicuramente tratto in inganno dall’estrema sintesi di Gaggi. Ma il concetto (e l’avversativa) non è sbagliatə (usiamo la shwa per non incorrere in errori di genere)...
Grazie per l’utilissima lettura del mattino
E Forza Anteprima
Marco Di Salvo
La parola a Lorenzetto: «Nella neolingua tutto è possibile. Ma io mi considero un lettore medio e non sono tenuto né a sapere né a ricordare i precedenti dei fatti, che andrebbero sempre richiamati. Indro Montanelli, formatosi come praticante all’United press di New York, citò in una notizia Roosevelt e si sentì chiedere dal caporedattore: «Chi è?». Da quel giorno, il venerato maestro di Fucecchio raccomandò sempre di scrivere «Roosevelt, presidente degli Stati Uniti». Perché – sosteneva – «i giornalisti hanno l’obbligo di farsi capire anche dal lattaio dell’Ohio». Penso che il dattilografo del Veneto abbia il medesimo diritto. Forse sbaglio».
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Il 2020 è stato un anno dannato, da dimenticare nella maniera più assoluta. Ci ha portato via tante persone care, anche sconosciute, perbene, morte da sole. Vorrei ritornare a parlare di Padre Bartolomeo Sorge, scomparso a 91 anni nel giorno della commemorazione dei defunti (è passato un anno), per un arresto cardiaco dopo che, come ogni giorno, era in piedi da ore. Si svegliava sempre alle tre e trenta, celebrava messa e poi leggeva i giornali. Era capace di fare una buona rassegna stampa a chi aveva la fortuna di incontrarlo a colazione. Viveva nella residenza per anziani dei gesuiti di Gallarate, l’Aloisianum, dove dal febbraio 2020 non vedeva di persona nessuno. Viveva in una stanza accanto a quella che fu del cardinale Carlo Maria Martini. I due erano legati da fraterna amicizia. Con lui condivideva idee e linee ecclesiali. A Palermo, dove negli anni Ottanta fu tra gli animatori della Primavera di Leoluca Orlando contro la mafia, fu costretto a vivere sotto scorta. “Oggi – faceva notare negli ultimi giorni della sua vita - sono costretto a vivere come eremita ma accetto tutto “in Domino”, l’espressione con la quale chiudeva ogni lettera o email. «Era libero perché accettava tutto per amore di Dio» dice Chiara Tintori che con Padre Sorge ha firmato diversi libri. «L’esperienza più drammatica e bella della mia vita apostolica – confidava - è stata quando a Palermo una catena umana di tre chilometri, uomini e donne, giovani e vecchi si davano la mano attraversando la città e dicendo “basta con la mafia” dopo le stragi del 1992. Prima di arrivare a Palermo la gente aveva paura di nominare la parola mafia. Quella fu veramente una vittoria». Padre Bartolomeo Sorge non aveva smesso di occuparsi di politica italiana e in un twitter del 24 settembre 2020 scriveva: «Il Movimento 5 Stelle in due anni ha perso 8 milioni di voti. Chi troppo in alto sale, cade sovente precipitevolissimevolmente». Quanto alla Chiesa, invece, faceva notare che «chi critica Papa Francesco critica il Concilio. Francesco sta bonificando la Chiesa. Perciò è inevitabile che lo mettano “in croce”. Non sono stupito io e non è stupito lui» (in risposta al cardinale Camillo Ruini). Padre Bartolomeo Sorge ha sempre parlato liberamente, senza timori, da giovane come da vecchio. E le sue parole fanno rumore anche da morto
Tiberio Fusco
Non è che le società umane, ogni tot anni, abbiano bisogno di una guerra? Non è che quasi ottant’anni di pace ci hanno fatto marcire? Non è che siamo come i boschi, che ogni tanto vanno a fuoco da sé per rigenerarsi?