Il Messaggero, 9 novembre 2021
La ragazzina rapita salvata da TikTok
Le ore passate a guardare mini video su TikTok si sono rivelate cruciali per salvare una ragazzina di 16 anni rapita martedì scorso dalla sua casa di Ashville nella Carolina del Nord. La giovane, Navaeh Lance, che viaggiava nella vettura del suo rapitore, su un’autostrada del Kentucky, ha continuato a fare al finestrino il segnale che indica «sono in pericolo, ho bisogno di aiuto». Il segnale è stato inventato dalla Canadian Women’s Foundation, per aiutare le donne a chiedere soccorso senza parlare o scrivere messaggi che lascerebbero una traccia. Un altro automobilista che seguiva la Toyota argentata con la giovane a bordo ha interpretato correttamente il segnale e ha chiamato il 911, il numero delle emergenze negli Usa. Da quel momento, per circa 10 chilometri, il soccorritore ha seguito a distanza l’auto del rapitore, dando continui aggiornamenti alla polizia, che è riuscita a intercettare la vettura fingendo una fermata di routine.
In questi casi, negli Usa, dove tanta gente è armata, la polizia deve agire con estrema cautela, per evitare l’escalation della situazione, con rischio mortale per l’ostaggio. Fortunatamente, gli agenti della Contea di Laurel sono stati esemplari, fingendo di verificare la patente dell’uomo, il 61enne James Herbert Brick, mentre in realtà controllavano sul terminale della loro auto se la faccia della ragazza seduta nel sedile posteriore corrispondesse a quella di giovani di cui era stata denunciata la scomparsa. Non c’è voluto molto: il volto di Navaeh era in cima alla lista. La sua scomparsa era stata denunciata dai genitori due giorni prima. Un gesto con la mano di uno degli agenti verso la giovane, mentre l’altro agente si chinava a parlare a Brick, e il rapimento si è concluso senza violenza. La giovane è sgusciata fuori dalla vettura, mettendosi in salvo.
IL RACCONTOPoco dopo lei stessa ha confermato di aver imparato il segnale di soccorso su TikTok, ed ha ammesso di essere spontaneamente entrata nella macchina di Brick, ma di essersi poi spaventata quando ha capito che non si trattava di un passaggio innocente. Intimorita, la ragazza ha seguito l’uomo che l’ha portata con sé attraverso vari Stati per arrivare in Ohio e poi tornare verso il Sud. Se non fosse stato per la coincidenza che sia la giovane che l’autista soccorritore conoscevano il segnale, è probabile che Navaeh si sarebbe trovata in una situazione terribile. La polizia ha infatti trovato nel cellulare dell’uomo immagini di pornografia minorile.
I PRECEDENTIIl gesto salvavita è stato lanciato dalla fondazione delle donne canadesi sia su TikTok, che YouTube, Facebook e Twitter. Consiste nel mostrare la mano con il palmo verso l’esterno, piegare il pollice sul palmo e poi abbassare il resto delle dita sopra il pollice. La direttrice del centro di sostegno per donne abusate, il GreenHouse17, Darlene Thomas spiega: «È importante che le donne a rischio abbiano un segnale che possano comunicare senza che il loro aguzzino lo capisca. Può essere un segnale per i vicini, come spegnere e accendere la luce. O un segnale via sms per gli amici, che però sia abbastanza generico da non insospettire».
Di certo, il segnale usato dalla giovane è stato già utile numerose volte, ma in genere per donne vittime di violenze domestiche. La polizia comunque raccomanda sempre di fare come l’automobilista del Kentucky: denunciate il sospetto, ma non cercate di intervenire di persona, perché il rischio sarebbe di peggiorare anziché migliorare la situazione.