Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  novembre 09 Martedì calendario

Gualtieri e i 169 mila euro per Spelacchio

È il regalo di Natale di Virginia Raggi ai romani. Prima di lasciare il Campidoglio, l’ex sindaca non ha avviato alcuna procedura per la sponsorizzazione del prossimo albero di Natale. Così il nuovo Spelacchio sarà tutto a carico delle casse comunali: quando l’amministrazione Gualtieri si è insediata in Comune, ha subito dovuto aprire il portafogli e tirare fuori 169.336 euro per garantire alla città l’abete che illuminerà la grande aiuola centrale di piazza Venezia a partire dall’8 dicembre.
Un affidamento urgente per colmare in fretta il vuoto lasciato dai 5S. Dopo il primo malandato albero dell’era grillina, il biennio di Netflix e l’abete che lo scorso anno è stato privato degli sponsor dalla pandemia, gli uffici capitolini sono rimasti in balia di loro stessi. E, «in assenza di specifiche determinazioni afferenti alle modalità di espletamento della procedura di acquisizione», hanno dovuto attendere l’arrivo del nuovo sindaco per muoversi.
La soluzione? Trovata con una telefonata alla Rattiflora, azienda vivaistica di Casnate con Bernate, nel comasco. Si tratta del fornitore degli ultimi alberi approdati nella capitale, quelli che hanno retto al lungo trasbordo dalle montagne e alla feroce ironia dei romani. Ora non resta che attendere: in arrivo c’è un esemplare di abies nordmanniana alto almeno 22 metri. Il prezzo comprende il trasporto, l’installazione, gli addobbi e la rimozione dell’abete dopo l’Epifania. Uno scherzetto mica da poco.