Il Messaggero, 7 novembre 2021
In Arabia Saudita, ora, le donne possono anche sparare
ualcosa si muove in Arabia Saudita: le donne, dopo aver ottenuto la libertà di guidare le auto, affollano ora i poligoni di tiro. Vogliono imparare a sparare, a difendersi, raccontano gli istruttori. E lo Stato del Golfo ha detto sì a questa nuova apertura. Succede così che tante giovani e meno giovani si stanno ritrovando, armi in pugno, a colpire delle sagome, a tentare di centrarle. Istruite in questo, ancora una volta da un donna: Mona Al-Khurais, 36 anni, insegnante di tiro in un poligono Top Gun in Arabia Saudita.
La signora ha una grande abilità con pistole e fucili: «Sono tanto felice di praticare la mia passione e il mio hobby come allenatore», dice. Con il suo entusiasmo, Khurais spera di ispirare altre donne saudite, e di arrivare a competere anche alle Olimpiadi. Piccoli grandi passi per un paese fortemente conservatore, che, di recente, sembra aver allargato gli orizzonti nei confronti delle donne. Certo, tanto ancora si deve fare, ma qualcosa sembra che si stia muovendo.
NUOVI HOBBYE mentre le donne in Arabia Saudita godono di nuove libertà, tra cui guidare e viaggiare senza un compagno maschio, la possibilità di praticare hobby non convenzionali si sta diffondendo. Mona Al-Khurais ama le armi sin da quando era una ragazzina e suo padre la portava a caccia insegnandole a sparare. Cinque anni fa, poi, ha deciso di trasformare la sua passione in una professione, ricevendo una adeguata preparazione in Arabia Saudita e all’estero per diventare un addestratore di armi da fuoco autorizzato. Adesso la 36enne sta lavorando al poligono Top Gun a Riyadh, con sempre più donne che partecipano alle sue lezioni. E non sono soltanto le donne a voler imparare a sparare: gli insegnamenti di Mona vengono seguiti anche da ragazzi, anche molto giovani. «Spero di poter condividere la mia esperienza con le ragazze saudite – ribadisce lei -, per incoraggiarle a entrare in questo difficile campo che prima era riservato agli uomini».
UN ESEMPIODi recente la giovane donna, che porta il velo ma è sempre ben truccata e con le unghie laccate, è stata una degli espositori del Saudi Falconry and Hunting Show, una mostra annuale che si svolge a Riyad e che mette in mostra i produttori specializzati in armi da caccia. Gli espositori hanno esibito pistole, fucili da cecchino, fucili da caccia e armi semiautomatiche, nonché accessori da caccia. I visitatori in possesso di porto d’armi possono acquistare le armi esposte. E tra gli stand anche molte donne: «Volgiamo imparare a difenderci», raccontano. Anche in questo caso, dunque, gli atteggiamenti nei confronti delle donne sono cambiati e ogni giorno di più la parte femminile del paese guadagna forza e libertà riuscendo ora a intraprendere professioni che prima erano tabù.
Ma anche per Khurais non è stato tutto facile. Sono stati molti i problemi che ha dovuto affrontare in un ambiente dove lavorano principalmente gli uomini. Però è grazie all’esempio delle donne come lei, che sempre più ragazze si emancipano e, in alcuni casi, scelgono anche di imparare a maneggiare le armi.