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 2021  novembre 06 Sabato calendario

Periscopio

Continua a votare solo chi continua a credere nell’eterno melodramma italiano: progressisti contro reazionari, figli della luce contro figli delle tenebre, reddito di cittadinanza contro evasione fiscale. Ma da un pezzo il melodramma italiano si è trasformato in cinepanettone. In platea sono rimasti soltanto spettatori rozzi, ingenui e creduloni. Diego Gabutti. ItaliaOggi.

Roma fa più fatica di Milano a riprendersi. È stata governata dalla destra con Alemanno, dalla sinistra con Marino, dai 5 Stelle con la Raggi; e tutte e tre le amministrazioni sono state bocciate dagli elettori (nel caso di Marino, dal suo stesso partito). All’evidenza, non è solo un problema di classe dirigente, per quanto modesta. Aldo Cazzullo. Corsera.
Io mi aspetto nel 2023 un terremoto nel centrodestra e nel centrosinistra, a maggior ragione se si dovesse votare con un sistema proporzionale. Ci sarà una marmellata politica, con alla fine un governo multicolor. I voti saranno usati per alleanze non prevedibili, analogamente a quanto avvenuto adesso. Avremo un nuovo governo anomalo. Pierluigi Battista, scrittore: “La casa di Roma” (Alessandra Ricciardi). ItaliaOggi.
Nella mitologia greca dai matrimoni di questo genere (tipo quello di Draghi col Parlamento italiano) nascevano i semidei (Achille, Ercole, Enea…) e come tale mediaticamente è stato dipinto Draghi che in effetti ha poteri non comuni: se seda una rissa tra Letta e Salvini, ne emerge senza che la sua grisaglia ne esca minimamente intaccata. L’ultimo miracolo è stata l’approvazione unanime di un decreto che costringe 23 milioni di italiani a procurarsi un documento di colore verde se vogliono lavorare. Bruno Vespa. QN.

In Germania la clausura durante la pandemia ha rafforzato nei giovani il desiderio di una libertà senza barriere, anche tra i più anziani, sia pure in misura minore. Ma si ha quasi timore dei propri desideri, e ci si racchiude nel proprio guscio: si desidera stabilità e sicurezza. Si rafforza l’individualismo, l’egoismo familiare. Tutto deve cambiare, ma non a casa mia. I tre candidati alla Cancelleria hanno deluso. Laschet, cristiano democratico, e Scholz, socialista, sono politici del passato. La giovane verde Annalena è stata scelta per conquistare i giovani ma ha compiuto errori che non le vengono perdonati. I verdi esagerano, promettono un’altra Germania, da imporre con divieti, anche indicando quale dieta seguire per il proprio bene. Roberto Giardina. ItaliaOggi.
Il richiamo a un imminente pericolo fascista è, per Letta, il mezzo più facile per compattare il fronte del centrosinistra che non ha ancora raggiunto l’unità auspicata. Come ha notato Giovanni Orsina in un’intervista a ItaliaOggi, gli attacchi a Salvini e Meloni servono soprattutto per provare a tenere a debita distanza i due partiti sovranisti dalle grandi manovre in vista dell’elezione del Presidente della Repubblica. Martino Loiacono, saggista politico. ItaliaOggi.

L’incomunicabilità tra conviventi non è prerogativa dei coniugi: esiste anche nella casa scombiccherata della sinistra che va dai nostalgici di Blair a quelli dell’Urss e che per abitudine e approssimazione ci accomodiamo a chiamare ancora Sinistra. A ogni svolta più o meno decisiva, questo connubio di individualisti che si credono altruisti va a picco tra reciproche accuse di arroganza e una caccia ai traditori guidata quasi sempre da un traditore. Massimo Gramellini. Corsera.
Non era mai accaduto che un altissimo dirigente del Pentagono si dimettesse per dire a tutta l’America e a tutto il mondo che gli Usa hanno già perso la competizione con la Cina per l’intelligenza artificiale. Ha avuto il coraggio di farlo e di dirlo Nicolas Chaillan, il primo chief software officer del Pentagono che si è dimesso per protestare contro la lentezza della trasformazione tecnologica nell’esercito americano, specificando che essa mette a rischio gli Stati Uniti. «Per 15-20 anni la Cina sarà dominante. È già certo», ha spiegato Chaillan, 37 anni e per tre impegnato per aumentare la sicurezza informatica del Pentagono. Paolo Panerai. ItaliaOggi.

Enrico Letta, divenuto segretario del Pd tra, da un lato, il centrodestra dilaniato dal conflitto Salvini-Meloni e dall’altro il M5s nel travaglio Conte-Grillo, aveva tutto lo spazio per rilanciare il Pd come “fratello maggiore” del governo Draghi e con un ruolo centrale sulla scena nazionale. Al contrario il nuovo leader del Pd si è immediatamente trincerato nel perimetro del rapporto esclusivo con Conte (e Leu di D’Alema). È mancata una qualsiasi iniziativa positiva verso il centro-sinistra alla sua destra: Renzi, Calenda e Bonino. Di certo dal Nazareno, in questi mesi, non c’è mai stata una polemica verso i cinquestelle. Ugo Finetti. ilSussidario.net.
Durante due memorabili ostruzionismi degli anni Ottanta del secolo passato, i radicali spazzarono ogni record di durata oratoria. Erano gli anni in cui imperversava il terrorismo. Il governo aveva caldeggiato l’allungamento del fermo di polizia. La maggioranza della Camera era d’accordo. I radicali, no. Contro una prima proposta, presentarono 7.500 emendamenti e ognuno dei firmatari parlò otto ore. Bisognava, per regolamento, restare rigorosamente in tema, pena la disattivazione del microfono da parte del presidente d’Aula. Poiché nei filibustering è vietato sospendere il discorso e allontanarsi anche un minuto, quale che sia la necessità, i giornali ripresero la locuzione adottata anni prima per il segretario del Msi, Giorgio Almirante, oratore infaticabile, di “vescica di ferro”. Esprimeva ammirazione e l’attributo fu elargito collettivamente ai radicali impegnati nella maratona. Giancarlo Perna: “Il Ring- Cinquant’anni di risse tra i poteri”. Guerini e Associati editore.
Sono stato curato alla Magliana di Roma. A Pian Due Torri, per l’esattezza, una landa desolata di campi incolti e baracche lungo il Tevere. Arrivò la speculazione edilizia e ci costruì 42 casermoni da 600 vani ciascuno. Pietro De Negri, detto Er Canaro, uscì da lì. Mentre studiavo teologia a Roma, aiutavo il parroco, don Alberto Altana. Mi ha infuso l’amore per i diseredati. La Chiesa ha bisogno dei poveri. Sono loro a conservarle la fede. Giuseppe Dossetti, prete, nipote di Giuseppe Dossetti. (Stefano Lorenzetto). Corsera.
Non è vero che la politica sia senza cuore. Ne ha tanti, nessuno batte. Roberto Gervaso, scrittore.