il Giornale, 5 novembre 2021
Il bugiardo patologico mente 15 volte al giorno
Quanto tempo ci vuole per dire quindici bugie? Per noi giornalisti, almeno secondo il sentire comune, il tempo di scrivere un articolo, a volte. Per le persone comuni – meno addestrate alla menzogna – serve un po’ più di tempo, diciamo una giornata. Ce lo assicurano quei gran geni degli scienziati dell’università dell’Alabama di Birmingham, che dio ce li tenga cari.
Secondo questi signori, che sulla questione hanno condotto una ricerca che ha esaminato le fandonie raccontate da 632 studenti universitari nel corso di 91 giorni, una persona su cento mentirebbe in maniera più o meno grave almeno quindici volte al giorno. Gli accademici hanno invitato il campione, composto per il 75 per cento da donne (precisazione un po’ tendenziosa che forse i nostri amici si sarebbero potuti risparmiare), a tenere per tre mesi un diario quotidiano in cui annotare tutte le frottole, le esagerazioni, le mistificazioni, gli imbrogli architettati nel corso di ventiquattr’ore. Un meraviglioso tentativo di proporre un censimento delle falsificazioni, che porta a un risultato sfolgorante: 116.336 sono gli episodi annotati dagli studenti cooptati nell’esercizio. E c’è da giurare che qualcosa sarà sfuggita ai lapis degli annotatori di menzogne, un po’ per autoindulgenza un po’ per semplice dimenticanza.
Ora, noi abbiamo il vizio di verificare ogni cosa (siamo giornalisti mediamente bugiardi, ma talora anche scrupolosi). Ebbene: 116.336 diviso 632 fa 184 panzane pro capite più qualche spicciolo. Un Pif (prodotto interno fraudolento) che va diviso per i 91 giorni presi in esame, ciò che darebbe una media di poco più di due inganni al giorno. Un po’ pochino, in verità (anzi, in falsità). Gli studenti dell’Alabama hanno raggirato loro stessi? Secondo gli scienziati proprio no: «Per molto tempo – spiega uno degli autori dello studio – gli esseri umani sono stati considerati menzogneri ma il nostro lavoro suggerisce il contrario. Le persone sono per lo più oneste a eccezione di qualche bugiardo patologico».
Ecco, il bugiardo patologico. È il drogato della fandonia, quell’uno su cento che ne dice almeno quindici al giorno, che fa, al netto del sonno, circa una bugia all’ora. È una persona comune che non facendo necessariamente il giornalista si costruisce una propria verità alternativa per abitudine, per noia, per evitare gli altri, per proteggere sé stesso, per fare bella figura, per proteggere o ferire qualcun altro, o anche solo per far ridere. Oltre che, naturalmente, per ottenere un qualche tipo di vantaggio personale. Che poi la maggioranza è sì silenziosa ma anche tendenzialmente sincera. «Il 77 per cento del campione – dicono i ricercatori – è costantemente onesto, associato a una media di 1,3 bugie giornaliere. Circa il 16 per cento riferisce invece di aver mentito almeno cinque volte al giorno».
Comunque, tutto quello che abbiamo scritto fin qui è falso. Anzi no. Anzi forse.