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 2021  novembre 03 Mercoledì calendario

MONICA VITTI FA 90 – VITA, AMORI E BOLLORI DI UN’ATTRICE STRAORDINARIA: LA PASSIONE PER LA RECITAZIONE NATA QUANDO ERA ANCORA UNA BIMBA, IL SODALIZIO ARTISTICO E SENTIMENTALE CON ANTONIONI, LA VERVE COMICA MESSA IN RISALTO DA MONICELLI, I FILM CON ALBERTO SORDI – A 52 ANNI INCONTRA L’AMORE DELLA SUA VITA: È ROBERTO RUSSO, REGISTA ESORDIENTE DI 36 ANNI CON CUI RIMANE FIDANZATA PER 27 ANNI PRIMA DI SPOSARLO NEL 2000 – POI LA MALATTIA, L’ADDIO ALLA SCENA PUBBLICA E… - VIDEO -

Pensando a un amore con la A maiuscola viene in mente quello tra Roberto Russo e Monica Vitti, che oggi compie 90 anni. Un amore che ha vinto i pregiudizi, che ha sfidato il tempo, che continua a vivere dopo 48 anni dal loro primo incontro. Ci piace pensare che, oltre la malattia, oggi Monica, potrà soffiare qualche candelina, guardando negli occhi Roberto, come fa ogni giorno e trovando in lui forza e tenerezza. E’ un uomo che ogni donna vorrebbe avere al fianco. Molto più di un principe azzurro. Un uomo che sa amarti e prendersi cura di te Il colpo di fulmine nel 1983 Roberto Russo, classe 1947 , comincia come fotografo di scena, per poi intraprendere la carriera dietro la macchina da presa. Nel 1983, quando ha 36 anni, gira il film Flirt: lavora con Monica Vitti e i due si innamorano perdutamente. Lei è un’attrice di 52 anni, bella, sexy, affascinante, famosa. Lui un regista esordiente, ugualmente affascinante che vince anche il David di Donatello grazie a Flirt. La differenza di età genera gossip e pettegolezzi. In pochi scommettono sulla durata del loro amore. Sbagliano tutti. Monica e Roberto tirano dritto, incuranti di qualunque maldicenza. E hanno ragione. Oggi più che mai

Il matrimonio nel 2000 L’attrice e il regista restano fidanzati 27 anni e consolidano il loro amore, qualche volta lavorando anche insieme. A sorpresa, il 28 settembre del 2000, decidono di sposarsi. Lo fanno a Roma, città natale di entrambi, in Campidoglio, davanti agli amici più cari. Una cerimonia sobria come è sempre stato il loro rapporto, custodito nella più totale riservatezza

La malattia di Monica, le cure di Roberto Poco dopo le nozze, si affaccia la malattia, un morbo neurodegenerativo, qualcosa di simile all’Alzheimer che si infiltra e sbriciola la memoria. Negli ultimi anni la sua carriera fu ricca di soddisfazioni: Monica fa parte del cast di «Domenica In» nella stagione 1993/94; nel 1995 riceve il Leone d’Oro alla carriera. Nel 2000 a dicembre celebra il Giubileo in Vaticano; nel 2001 viene ricevuta al Quirinale e riceve il David di Donatello.

Poi nel 2002 l’ultima apparizione ufficiale in pubblico: con Roberto assiste alla prima a Roma di Notre Dame de Paris. Nello stesso anno, anche lo scatto a Sabaudia che ritrae Monica Vitti insieme al marito, con i suoi inconfondibili capelli biondi, coperti da un cappello bianco. A ripararle il volto, forse per scansare i fotografi, anche un paio di occhiali scuri. Poi il buio della riservatezza

Donna e attrice inimitabile Monica Vitti, nata a Roma il 3 novembre 1931, è lo pseudonimo di Maria Luisa Ceciarelli. Fin da ragazzina Monica manifesta il desiderio di recitare. Il suo innato talento, la sua bellezza unica, il suo fascino coinvolgente fanno sì che la sua carriera artistica sia tra le più importanti d’Italia. E soprattutto variegata: Vitti passa con grande naturalezza dai ruoli drammatici a quelli comici e sa piacere a donne e uomini. Con il regista Michelangelo Antonioni intreccia una relazione artistica e sentimentale e diventa protagonista della celeberrima tetralogia cosiddetta dell’incomunicabilità.

Diventa così la tormentata Claudia in L’avventura (1960), la tentatrice Valentina di La notte (1961), la misteriosa e scontenta Vittoria di L’eclisse (1962) e la nevrotica Giuliana in Deserto rosso (1964). Poi è Mario Monicelli a metterne in risalto la sorprendente verve di attrice comica, dirigendola nella commedia La ragazza con la pistola (1968). Negli anni ‘70 è protagonista di numerose pellicole accanto ad Alberto Sordi e questi film l’avvicineranno ancor di più al grande pubblico, rendendola una star amatissima. E ancora oggi è nel cuore degli italiani

Un compleanno pieno di tenerezza L’anno scorso in occasione dei suoi 89 anni Roberto Russo raccontò al Corriere della Sera, come si apprestava a vivere il compleanno della moglie.«Le preparerò una torta con una candelina simbolica e insieme passeremo una delle tante giornate che abbiamo condiviso — dice Russo — Ci conosciamo da 47 anni, nel 2000 ci siamo sposati in Campidoglio e prima della malattia, le ultime uscite sono state alla prima di Notre Dame de Paris e per il compleanno di Sordi.

Ora da quasi 20 anni le sto accanto e voglio smentire che Monica si trovi in una clinica svizzera, come si diceva: lei è sempre stata qui a casa a Roma con una badante e con me ed è la mia presenza che fa la differenza per il dialogo che riesco a stabilire con i suoi occhi, non è vero che Monica viva isolata, fuori dalla realtà