Il Messaggero, 3 novembre 2021
Il nuovo videoclip provocatorio di Fedez
Assediato da fan e giornalisti, preso di mira dagli haters, pestato a sangue dai neofascisti, umiliato dalle istituzioni (un uomo con la fascia tricolore gli urina addosso), immobilizzato su una barella con una camicia di forza, accoltellato da un prete, trucidato da un plotone di esecuzione. Fedez sa sempre come finire al centro dell’attenzione. E anche stavolta ci è riuscito. Merito del video del nuovo singolo Morire morire, uscito ieri. Attualmente senza ufficio stampa – ma ne ha bisogno, lui che vanta la bellezza di 25 milioni di follower tra Instagram, TikTok, Twitter e Facebook e già da un po’ comunica esclusivamente attraverso storie e post? – il rapper milanese fa tutto da sé: pubblica il video in rete, lo rilancia sui social e lo fa schizzare al primo posto tra le tendenze di YouTube, con 500 mila visualizzazioni in meno di 24 ore.
Archiviate le atmosfere spensierate del tormentone estivo Mille (con Achille Lauro e Orietta Berti, 5 Dischi di platino) e quelle romantiche di Meglio del cinema (dedicata alla moglie Chiara Ferragni), qui Fedez torna a provocare. Lanciando frecciatine anche alla chiesa: «Non vedi l’ora che vada in tour / così per un mese mi levo dal cazzo / ma poi mi richiami ne vuoi di più / come gli immobili del Vaticano», rappa. Abbattendo ogni forma di mediazione che lo divide da fan e mezzi di comunicazione, sui social presenta anche il nuovo album Disumano, in uscita il 26 novembre a due anni e mezzo dal precedente Paranoia Airlines, svelandone i dettagli: conterrà 20 canzoni e tra gli ospiti ci sono anche Francesca Michielin (su Chiamami per nome, presentata a Sanremo) e Myss Keta. La copertina è dell’artista Francesco Vezzoli: ci sono due statue, una bianca e una nera, che riproducono il volto di Fedez. «Quando la politica si interessa della tua musica, è una grande vittoria», fa dire alla prima, in un video su Instagram. E all’altra fa rispondere: «Quando la politica si interessa della tua musica è una sconfitta per la politica. E anche per la musica». Il riferimento è (anche) alle polemiche del suo monologo al Primo Maggio. «Oggi parte il preordine del disco», annuncia il rapper-imprenditore ai suoi follower, facendogli sapere che per Disumano ha stretto un accordo con l’azienda giapponese di abbigliamento Uniqlo («Il mio brand preferito»): chi preordinerà il cd o il vinile riceverà in regalo una maglietta.