Il Messaggero, 3 novembre 2021
All’asta il giubbotto di pelle di Fonzie
Fonzie e la sua giacca di pelle. Nella storia della televisione ci sono pochi altri binomi altrettanto inestricabili l’uno dall’altro come il co-protagonista del serial statunitense degli anni ’70 Happy Days e l’indumento che è rimasto sulle sue spalle per undici stagioni e 255 puntate. Fonzie, nel copione Arthur Fonzarelli, era tanto geloso della sua giacca da motociclista da non permettere che nessuno la toccasse, ad eccezione delle ragazze con le quali usciva. Nell’episodio: The Phisical alla fine della quarta stagione, il giovane meccanico che rappresenta l’intera epopea della cultura middle americana a metà del secolo scorso accetta di togliersi gli amati scarponi da cow boy e i jeans durante la visita militare, ma rifiuta di sfilarsi la giacca. È quindi con un certo stupore che quarantatré anni dopo, il prossimo 8 di gennaio, assisteremo ad un asta presso la Bonhams di Los Angeles, durante la quale il giubbotto sarà battuto al miglior offerente, insieme ad una ricca collezione di memorabilia accumulate nel tempo dall’attore Henry Winkler, che interpretava il giovane italo americano nella saga degli anni ’50 e ’60.
IL PROTAGONISTA
«Sono un maniaco collezionista si scusa Winkler, oggi settantaduenne e ancora sulla breccia e per decenni ho accumulato i cimeli che provenivano dal set». È stato l’ideatore del programma Happy Days, Garry Marshall, ad aprire i cancelli di una rimessa nel deserto quasi dimenticata da Winkler, e a trovarci dentro tra l’altro la giacca, gli stivali e jeans di Fonzie. L’esemplare è alquanto prezioso. Era stato prodotto in sei copie, due delle quali sono andate perse. Una è stata venduta al museo Smithsonian di Washington, una distrutta sulla scena, e una sesta rimarrà ancora in possesso dell’attore. La base d’asta per l’esemplare in vendita è stata fissata a 40.000 dollari, ma si stima che l’offerta vincente arriverà almenot a 80.000. Buona parte dei proventi della vendita andranno a finanziare un’associazione umanitaria fondata dalla figlia dell’attore, a favore delle famiglie di immigranti separate alla frontiera.
I manager della ABC, la rete televisiva che nel 1974 iniziò a produrre la serie, erano contrari all’idea che Fonzie indossasse un indumento di pelle. L’immagine era troppo legata alla gang degli Hells Angels e agli atti di violenza per i quali i motociclisti con la cintola decorata da catene di acciaio si erano fatti conoscere negli Usa. Si provò a mettergli addosso un cardigan di lana, ma il risultato era pietoso per il personaggio spavaldo e un po’ cinico che Winkler interpretava. Alla fine Marshall la spuntò con un compromesso: la pelle sarebbe stata marrone e non nera, per prendere un minimo di distanza dagli Hells Angels, e Fonzie l’avrebbe indossata solo quando era ripreso con la sua Harley Davidson (poi sostituita da una Triumph). È per questo motivo che nelle prime puntate la moto lo segue dovunque, persino all’interno di una delle case dei suoi amici.
Già dalle prime apparizioni però il successo del binomio era stato tale che nessuno si sentì più di obiettare contro l’accoppiamento, e Marshall oggi rivendica con orgoglio il fatto di essersi impegnato a difendere la sua opinione: «Il cardigan è finito in qualche pattumiera sconosciuta, ha detto il soggettista di recente – mentre quella giacca di pelle è allo Smithsonian».