la Repubblica, 2 novembre 2021
Tutti i problemi della metropolitana di Roma
Impianti fermi, cumuli di foglie secche, rifiuti sparsi. Si sono presentate così le stazioni della metropolitana di Roma ai turisti che in questi giorni l’hanno riempita. E sceso il sipario sulla città del G20, perfetta ed efficiente per l’arrivo dei Grandi, per i romani da oggi il ritorno alla realtà quotidiana. Dove anche prendere la metropolitana può essere un’impresa. Sono 30 su 78 le stazioni con impianti fermi a causa di guasti, sostituzioni, revisioni, attese di collaudi, disposizioni anti-Covid per evitare eccessiva affluenza. A questo si aggiunge la chiusura della fermata Policlinico, off-limits dal 29 novembre scorso a causa della sostituzione trentennale degli impianti: quasi un anno di disagi, soprattutto per chi è in cura all’ospedale Umberto I e per gli universitari della Sapienza. Emblematico il caso di Castro Pretorio, chiusa per un anno, e subito alla ribalta delle cronache, nei giorni scorsi, per la scala mobile fuori uso.
Solo lungo la linea A sono dieci le stazioni con problemi: a Cinecittà è fuori servizio l’ascensore lato Battistini, a Subaugusta quello per andare ad Anagnina. A Giulio Agricola e Porta Furba non si può usufruire del montascale esterno, a Lucio Sestio non ne è attivo nemmeno uno. Un problema non da poco per disabili e genitori con passeggini al seguito. E ancora: a Re di Roma, oltre a una scala mobile, sono interdetti gli ascensori (interni), come anche a Manzoni, dove non si può contare sul montascale. A Flaminio una transenna gialla impedisce l’accesso alla scala mobile in uscita: si sale solo a piedi. A Baldo degli Ubaldi niente ascensore lato Valle Aurelia. E anche a Cipro ne è fuori uso uno: ma a colpire maggiormente chi, per visitare i Musei Vaticani scende qui, sono sedie imbottite distrutte, cartoni a terra.
Gardenie e bottiglie vuote. E sotto la tettoia che affaccia sul parcheggio dedicato agli utenti che lasciano lì l’automobile, i materassi di senzatetto. Accanto, rastrelliere per bici inutilizzate.La mappa degli impianti fermi prosegue sulla metro B. Per la sostituzione integrale degli impianti, ascensori e scale mobili sono fuori servizio un po’ a macchia di leopardo a Rebibbia, Santa Maria del Soccorso, Pietralata, Monti Tiburtini, Quintiliani e Bologna. A Ponte Mammolo sono interdetti gli ascensori interni, a Eur Fermi è fermo quello in direzione Laurentina, a San Paolo quello verso Rebibbia/Ionio/Colombo, mentre a Termini è transennato quello esterno per la banchina in direzione Laurentina. Ancora a Termini, dove hanno transitato decine di migliaia di turisti in questi giorni, sono off-limits un paio d’ascensori, tra cui quello del sottopasso che collega le banchine dei capolinea della linea B. Un viaggio a ostacoli, insomma, per i visitatori in carrozzina.
Eccoci sulla linea C, la più nuova e moderna della Capitale, ma non per questo esente da problemi: una dozzina, qui, le fermate con impianti inutilizzabili. Gli ascensori sono fuori servizio un po’ ovunque, tra esterni e interni: Gardenie, Pantano, Grotte Celoni, Torre Gaia, Torre Maura, Graniti, Finocchio, Bolognetta, Borghesiana, Fontana Candida, Torre Angela e Torrenova.