Avvenire, 2 novembre 2021
Il Green Pass e i lager nazisti
Si son fatti fotografare, e le loro foto stanno sui giornali. Guardiamo in faccia i manifestanti di Novara che sfilano contro il Green pass indossando casacche come quelle dei deportati nei lager. Si capisce che voglion dire: ’Siamo trattati come gli ebrei prigionieri’, e di fronte a questo choccante, traumatizzante errore, la domanda di tutti è: ’Di chi è la colpa? Chi è che non capisce?’. La risposta dei giornali è: colpa loro, sono ignoranti, non sanno che cos’era un lager. Delle due l’una: o sono cinici, e presentandosi come usciti dal lager svalutano il lager, o sono ignoranti, non svalutano niente perché non sanno niente, confondono uno Stato che vuol farti il vaccino con uno Stato che vuol farti morire. Una puntura in un braccio con l’equivalente del Zyklon B. E questa ignoranza è colpa loro.
È una reazione superficiale e comoda. In realtà certo, sono ignoranti, non posso pensare che siano così crudeli da sentire le sofferenze della Selezione come paragonabili ai disagi della vaccinazione. Semplicemente, non hanno un’idea di quelle sofferenze. Che non sono state un’offesa soltanto agli ebrei, un oltraggio a una parte dell’umanità, un oltraggio che quella parte deve capire e ricordare. Sono state un’offesa per tutta l’umanità. E tutta l’umanità deve capire cos’è stata la Shoah e ricordarla. Ho scritto più volte che ad Auschwitz bisogna andarci, bisogna vederlo per capirlo. Ma non è un obbligo morale solo per gli ebrei, vale per tutti gli uomini. Le classi medie superiori dovrebbero includere nel loro programma formativo una visita a Birkenau. Auschwitz è tetro, ma era una scuola militare polacca, e quelli che adesso sono i block erano le camerate per le compagnie. Il vero Inferno è Birkenau. Chi ha pensato e progettato Birkenau aveva un Inferno dentro di sé, e l’ha scaricato sul mondo. Bisogna vederlo. Chi lo vede capisce il nazismo, il razzismo, lo Sterminio. Dopo averlo visto, cambia linguaggio.
Questi che indossano le casacche a righe per le vie di Novara, non l’hanno visto e non hanno un’idea di che cos’era. Colpa nostra, che questa idea dovevamo trasmetterla. Istruire le nuovi generazioni era il nostro compito, e non ci siamo riusciti. Tutti i giornali
parlando di questa manifestazione con le casacche a righe parlavano di ’campi di concentramento’, ed era un errore, un errore morale e storico: i campi di sterminio erano una cosa ben diversa dai campi di concentramento. Venivan chiamati anche ’campi senza uscita’. Tutti gli eserciti organizzano campi di concentramento, ma il nazismo inventò i campi di sterminio. Cosa c’entra il green pass? Il green passa ha uno scopo, combattere il virus, ma il lager non aveva nessuno senso se non nella mancanza di senso far soffrire e far morire.
Un ebreo aveva sete e staccò un ghiacciolo dalla grondaia, per succhiare il ghiaccio. Un’SS gli strappò il ghiacciolo, lo buttò a terra e lo calpestò. «Warum? chiese il prigioniero ebreo. E l’SS rispose: ’ Hier ist kein Warum’, qui non c’è nessun perché. È la definizione di Lager.