Specchio, 31 ottobre 2021
Che fine ha fatto Awanagana
Qualche settimana fa, era luglio, i Templari hanno rinnovato il loro Gran Consiglio e il ruolo di Segretario Generale, come raccontano le cronache, è andato a Fra Antonio AwanaGana Costantini Picardi.
Su Linkedin, la comunità social che privilegia l’attenzione sugli incarichi e le professioni, la leggendaria voce di Radio Montecarlo per vent’anni si qualifica come Ministro degli Affari Esteri presso Nazione. Quale sia il significato della presenza di Awanagana nell’organizzazione contraddistinta dal complicato acronimo di V.E.O.S.P.S.S., il Pauperes Commilitones Christi Templique noto anche come Ordine del Tempi di Gerusalemme, lo vedremo poco più avanti. Nel frattempo ci accontentiamo di un primo approccio più profano, con una persona «che riesce benissimo a complicarsi la vita», così come si descrive.
Poi racconta che cerca lavoro «nelle radio, in quelle che devono avere una filosofia molto particolare». Tradotto? «O faccio quello che vogliono loro, ma mi danno almeno 40, 50 mila euro, o mi pagano normalmente ma allora faccio quello che dico io». Lo sa, gliel’hanno sempre detto: «Crei dei problemi, non sei gestibile».
Poi c’è il suo interesse per il patrimonio folclorico latino-americano, le serate con i Gipsy King, un po’ di cabaret, in scena con Paola Melato, la nipote di Angela, e il chitarrista genovese Armando Corsi. Continua ad esser residente nel Principato dal 1972 e alle sue attività artistiche accompagna e accosta con orgoglio quelle più istituzionali: «Sono Cavaliere al cubo – sorride – a luglio mi è stata conferita la Stella d’Italia dall’Aire, l’anagrafe degli italiani all’estero, e sono membro del comitato per i rapporti con Monaco».
Un po’ di vanto ci sta. Poi la mente vola ai ricordi del passato («sono così tanti, a volte mi dicono se ricordo se rammento questa o quella circostanza, ma no, sono troppe») ma l’attenzione si fissa sulle origini, sul motto di «nulla accade mai per caso». A quando diventa animatore del villaggio turistico di Ostuni in Puglia ma poi si prende una brutta epatite virale, deve stare 60 giorni in isolamento a Venezia dove abitano i suoi, si ritrova con la stagione saltata.
Aveva conosciuto Herbert Pagani ed era venuto a sapere che la nascente Radio Montecarlo italiana cercava conduttori. Contatta allora Annalena Limentani, l’assistente di Roberto Rossellini che era pure manager di Pagani, e chiede un colloquio con il leggendario Noel Coutisson. Dopo due giorni e mezzo di provini Noel gli spiega: «Bene, della sua vita faccia quello che vuole fino alle 17 di lunedì. Dalle 17 lei sarà in diretta qui». Racconta Awanagana: «Dovevo restare sei mesi, sono rimasto 20 anni».
Poi la tv, Discoring, Domenica In, un ruolo ancora aperto in Un posto al sole, con Lino Banfi in Angelo il custode. Al cinema, da protagonista in White Pop Jesus. Lavora a Radio Dimensione Suono ed è lui che s’inventa la sigla, Rds.
Dal colloquio con Awanagana traspare un altro dettaglio: l’etica per il lavoro. Ricorda quando, ventenne, partecipò come comparsa ad Asolo al film shakespeariano Il mercante di Venezia girato da Orson Welles, opera di cui si sono salvati pochi frammenti.
«Il grande regista si voltò verso di noi, poi verso di me, e spiegò: non puoi essere sempre sulle vette, puoi anche cadere, rialzarti, cadere di nuovo e ora il grande Orson Welles sta facendo un telefilm, ma il lavoro è dignità e questo è un lavoro». Un insegnamento mai dimenticato.
E i Templari? «Una notte di tre anni fa, tra 20 e 21 luglio, fu deciso di far fronte comune verso determinate realtà, di autodeterminarci. Abbiamo scritto alle Nazioni Unite, ci hanno riconosciuto come Nazione Templare. Anzi, abbiamo diritto a una particolare tutela come perseguitati nella storia. Ora lavoriamo perché un pezzo di terra possa divenire Stato a tutti gli effetti. Esiste sempre un modo per complicarmi la vita».